Bologna, 10 febbraio 2012 - Tutto il Civis passato ai raggi X. La Lega Nord incalza l’Atc (ormai assorbita nella nuova società Tper) e si fa stilare, al millesimo, tutti i costi precisi del progetto che riguarda il tram su gomma. Un’interrogazione inviata per conoscenza anche all’assessore alla Mobilità Andrea Colombo. Alcune cifre sono note, altre meno, altre ancora non sono mai state fornite. Curiosa la voce che parla degli ‘imprevisti’, che secondo Atc sarebbero costati in totale 1,5 milioni di euro. Mentre per le contestatissime via Marconi e via Irnerio, i cui marciapiedi sono stati ripavimentati, sono stati spesi 402mila euro. L’elenco è lungo e dettagliato. Salta all’occhio la spesa che riguarda l’acquisto e il posizionamento delle banchine e delle pensiline Civis.

Come si legge sulla nota di risposta dell’Atc, firmata dall’ormai ex presidente Francesco Sutti, «il corrispettivo riconosciuto all’associazione temporanea d’imprese per la realizzazione delle banchine di fermata complete, delle pensiline e dell’arredo urbano nel comune di Bologna è di 2.362.202 euro».
Mentre per quanto riguarda San Lazzaro di Savena, interessato fortemente dai lavori del Civis, la spesa è stata di 1.187.653 euro. «Ad oggi nel territorio di Bologna sono state realizzate 53 banchine e installate 40 pensiline», mentre nel comune di San Lazzaro, continua la nota, sono state create «19 banchine di fermata e sono state installate 24 pensiline». Ma, si specifica nella nota, la realizzazione delle pensiline deve essere ancora completata.

Altro dato poco conosciuto riguarda gli interventi per l’illuminazione pubblica legata al progetto Civis: 1.429.493 euro spesi a Bologna e 1.287.626 euro a San Lazzaro. Lunghissima è la lista dei pali montati per la rete filoviaria.
Ma il numero principale (101) riguarda via Emilia Levante, passando per i 53 del Piazzale Atleti Azzurri d’Italia ai 54 di via Genova ai 27 di via Mazzini. In totale, a Bologna, sono 491. Mentre a San Lazzaro se ne contano 306.
Circa 3,7 milioni di euro è costata la rotonda Decorati. Mentre per il capitolo segnaletica orizzontale, ecco cosa dice la nota di Atc: «Per la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale nel comune di Bologna la spesa è stata di 139.360 euro», 53.494 euro, invece, a San Lazzaro.

Infine rimane una lunga serie di compensi per altre opere che riguardavano il Civis, cifre poco conosciute: «Per demolizioni, pozzetti, muretti di contenimento, cordoli per marciapiedi e pavimentazione degli stessi la spesa sul comune di Bologna è stata di 6.352.647 euro», mentre a San Lazzaro i lavori sono costati 4.463.621 euro.

Per quanto riguarda tutti i lavori fatti per realizzare l’impianto di trazione elettrica a Bologna sono costati 7.851.640 euro, 3.561.828 a San Lazzaro. Altissima anche la spesa per il materiale rotabile (34.781.960 euro). Circa 1,2 milioni sono costati gli espropri per poter realizzare le opere urbane e quasi 5 milioni e mezzo sono state le spese tecniche. Sfiora gli otto milioni di euro la cifra spesa per la realizzazione degli ampliamenti dei depositi di officina.
È notissima, ormai, la cifra spesa per i mezzi, che tutt’ora sostano nel deposito di Atc di via Due Madonne: 34.781.960 euro, un po’ più della metà del costo totale dei mezzi (62 milioni). Ma per ora, specifica l’Atc, quei mezzi non sono stati presi in consegna.