Bologna, 14 febbraio 2012 - La tegola dell'emergenza neve e' di 11 milioni di euro. Un conto cosi' salato che la giunta Merola si rifiuta di pagare. L'unica soluzione sarebbe infatti alzare ulteriormente le tasse e "non e' nostra volonta' metterci mano", come sottolinea l'assessore alla Protezione civile Luca Rizzo Nervo. Dunque, "poniamo una questione nazionale da risolvere il tempi rapidi". La richiesta e' al centro di un lungo comunicato diffuso in serata dall'amministrazione, nella quale Rizzo Nervo, dopo la verifica condotto insieme alla vicesindaco con delega al Bilancio Silvia Giannini, fa il consuntivo dell'emergenza neve, durata due settimane.

"Il fenomeno, imprevedibile per durata e continuita', e' stato affrontato attraverso il contratto di 'servizio neve' che prevedeva l'utilizzo di mezzi, attrezzature e operatori per questi eventi, dimensionati rispetto alla media degli ultimi 20 anni". Non sono bastati insomma gli interventi coperti da contratto con Bgs.  La "frenetica e continua attivita'" resasi necessaria, "che e' stata ineludibile per non bloccare per un lungo periodo la citta', i suoi trasporti e servizi e la sicurezza sanitaria- assicura l'assessore- ha comportato una rilevante spesa non prevista in bilancio". Ogni mezzo spazzaneve "ha compiuto in media 1.026 chilometri per un totale complessivo di oltre 190.000 chilometri per i 186 mezzi. E per un monte ore pari complessivamente a circa 4.300 ore giorno". Inoltre sono stare sparse 5.000 tonnellate di sale.

La nevicata insomma, "al netto delle risorse gia' stanziate per il 'servizio neve', pari a 1,4 milioni di euro per la reperibilita' e l'attivita', ha comportato una spesa straordinaria che, con i dati stimati ad oggi, puo' essere quantificata, Iva compresa, in circa 10 milioni di euro per l'attivita' sulle strade- fa il conto Rizzo Nervo - e circa milione di euro nelle aree scolastiche per consentire l'accesso in sicurezza alle scuole". Oltre a cio' "nelle prossime settimane saremo in grado di completare una ricognizione degli inevitabili danni che lo straordinario evento nevoso avra' certamente arrecato alle condizioni di strade, edifici, impianti e del verde e dei conseguenti costi manutentivi".

Cifre che Palazzo D'Accursio non puo' pagare. "E' del tutto evidente - afferma infatti l'assessore -che i costi contingenti e futuri, per far fronte alla straordinaria emergenza neve, non sono sopportabili attraverso le sole previsioni di bilancio e rendono urgente e necessario un intervento del Governo nazionale, anche per il tramite della Regione Emilia-Romagna, per individuare soluzioni straordinarie che sostengano lo sforzo compiuto dai Comuni per limitare al massimo i disagi dei cittadini in questa particolare circostanza". Infatti, "e' evidente che, a fronte dello sforzo gia' compiuto per far fronte agli obiettivi del Patto di stabilita' e ai tagli imposti dalle manovre nazionali che hanno gia' comportato un significativo ricorso alla leva fiscale, le amministrazioni comunali non possono far fronte da sole a qesta ulteriore necessita'".