Bologna, 15 febbraio 2012 - Sembravano gia' una chimera ai tempi in cui fu mostrato il preventivo: circa 600 milioni di euro. Ma adesso, alla luce del responso negativo del Governo Monti sulle Olimpiadi romane del 2020, sembra tramontare definitivamente il sogno delle Universiadi a Bologna, primo tassello del Piano strategico dell'amministrazione Merola. Del 'no' del Governo "terremo conto per quanto riguarda le Universiadi", assicura il coordinatore di giunta Matteo Lepore, stamattina su Radio Tau.

A breve ci sara' un incontro col sindaco Virginio Merola, lo stesso Lepore e l'assessore allo Sport, Luca Rizzo Nervo, "per decidere come proseguire". Ma "e' chiaro - spiega Lepore - che anche la scelta del Governo nazionale di non andare avanti sulle Olimpiadi a Roma non e' un buon auspicio".

Del resto, aggiunge l'assessore, "credo abbia fatto una scelta oculata a livello nazionale, si e' deciso di non buttarsi a capofitto in un'avventura sicuramente molto costosa dal punto di vista degli investimenti. E' vero, e' una leva importante per lo sviluppo, ma in questo momento credo che ci siano a livello nazionale altre priorita'. Il Governo Monti sta chiedendo forti sacrifici agli italiani, quindi bisogna essere rigorosi di fronte alle spese e agli investimenti che si fanno. Serve oculatezza".

Una oculatezza che di regola dovrebbe annientare qualsiasi velleita' di organizzare eventi simili per i prossimi anni. "Nessuna avventura di questo tipo- avverte infatti Lepore- puo' partire senza forti investimenti pubblici, anche per le Universiadi dovrebbe essere cosi'".