Bologna, 17 febbraio 2012 - E' arrivata la sera dello spettacolo di Castellucci al teatro Testoni di Casalecchio. Dopo le proteste, in Italia e all'estero, dopo la durissima condanna del cardinal Caffarra, anche nel Bolognese c'è chi protesta. All'ingresso del teatro un giovane è arrivato fin da Salerno per esprimere il proprio sdegno alla pièce 'Sul concetto di volto nel figlio di Dio' messo in scena dalla compagnia Ccenate Raffaello Sanzio' e diretta appunto da Romeo Castellucci. Megafono alla mano e un cartello con su scritto "Aborto uguale crimine, pornografia crimine. Blasfemia uguale reato", il solitario contestatore urla frasi e slogan come "Aborto e blasfemia, questa è la vostra democrazia". Il ragazzo si chiama Francesco, è uno studente di filosofia di 26 anni: ''Sono qui per testimoniare le tante persone moralmente offese da questo spettacolo'', ha detto. Poi si e'
incatenato a un lampione e ha continuato a parlare con il megafono.

A causa della presenza del giovane contestatore lo spettacolo e’ iniziato con circa 20 minuti di ritardo. Un tentativo di convincere il giovane a vedere la piece prima di contestarla e’ stata fatta da Pietro Valenti, presidente di Emilia-Romagna teatro.
‘’Se gli avessero impedito di protestare - ha detto riferendosi ai carabinieri presenti con una camionetta e una macchina dopo le polemiche dei giorni scorsi - avrebbero fatto male. Bisogna rispettare gli altri’’. Un invito rifiutato dal solitario contestatore: ‘’Non occorre provare le droghe - ha detto al megafono - per poter dire che fanno male’’.