Bologna, 5 marzo 2012 - Quattro poliziotti sono stati arrestati questa mattina dalla squadra mobile di Bologna, su ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Alberto Ziroldi e chiesta dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal sostituto procuratore Manuela Cavallo. L'accusa è di rapina ai danni di extracomunitari durante i controlli. In un caso, secondo l’accusa, una vittima sarebbe stata anche sequestrata e aggredita.

I quattro arrestati sono agenti in servizio che componevano due equipaggi. Gli episodi contestati sono due. In un caso la vittima fu rapinata da un equipaggio. In un altro caso, un nordafricano, dopo la rapina da parte di un equipaggio, fu poi anche picchiato dopo che il secondo equipaggio (quello accusato della prima rapina) aveva raggiunto i colleghi.

Lo straniero derubato, secondo quanto ha denunciato, successivamente alla rapina, sarebbe stato caricato su un’auto dai quattro agenti e portato in aperta campagna nella zona di Castenaso, nell’hinterland bolognese: qui sarebbe stato malmenato, buttato nell’erba e gli sarebbero anche state rubate le scarpe. Poi i poliziotti lo avrebbero lasciato lì. Lui ha suonato al campanello di una casa chiedendo aiuto, ma la donna che gli ha risposto, spaventata, ha chiamato i carabinieri: i militari l’hanno accompagnato al pronto soccorso del S.Orsola dove l’uomo è stato medicato.

L'indagine della polizia nei confronti dei quattro agenti è partita lo scorso autunno

 

"Le indagini proseguono", ha detto in merito procuratore aggiunto Valter Giovannini. A quanto si apprende, le indagini continuano infatti su diversi fronti. Gli investigatori vogliono verificare perché quando lo straniero che fu rapinato e aggredito andò in questura per denunciare l’accaduto, la denuncia non fu presa. Ma agli atti ci sono anche le denunce di stranieri di altri episodi simili, la cui esigua gravità indiziaria non ha consentito però di chiedere misure cautelari. Infine c’è un’intercettazione in cui un poliziotto chiede ad un collega dettagli sullo stato dell’inchiesta (la cui esistenza era stata rivelata dalla stampa a novembre). Bisognerà capire insomma quale sia stato l’esito del tentativo. Infine, in uno dei episodi non contestati, lo straniero vittima dà una descrizione di un poliziotto che potrebbe anche non corrispondere con gli arrestati.

IL QUESTORE

“E’ una vicenda dolorosa, è una vicenda che ci amareggia molto. Gli uomini in divisa che sbagliano ho sempre detto che sbagliano due volte”. Così  il questore di Bologna Vincenzo Stingone commenta l’arresto dei quattro poliziotti.
Stingone ne parla a Rimini a margine della presentazione del protocollo regionale per la legalita’ negli appalti: “All’amarezza però - continua Stingone- si accompagna anche un pizzico di soddisfazione. Il dolore, diciamo, è temperato dal fatto, dalla consapevolezza che abbiamo una grande fiducia nella Procura, nella magistratura. E il dolore è temperato anche dal fatto che è stata la squadra mobile, insieme ai colleghi della volante, ad aver operato sin dal primo momento”. Il questore di Bologna assicura che l’inchiesta specifica è stata condotta con scrupolo: “E’ un’indagine che hanno approfondito con zelo, che abbiamo fatto ed è stata fatta col massimo scrupolo, rigore e trasparenza” conclude Stingone.

 

IL MINISTRO CANCELLIERI

“Queste cose danno sempre molta tristezza”, dà tristezza “accorgersi che esistono problemi di questo genere, reati così squallidi come questo. C’è anche molta gratitudine per la magistratura, diciamo alla magistratura di lavorare con serieta’ perche’ noi siamo sempre dalla parte delle regole”. Così il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.