Bologna, 5 marzo 2012 - Padre Bernardo Boschi, il confessore di Lucio Dalla che ieri ha pronunciato l’omelia ai funerali nella basilica di San Petronio a Bologna, oggi ha dichiarato: "La Chiesa condanna il peccato, non il peccatore quando questi fa un certo cammino. Questi soloni che imperversano, dicendo che la Chiesa è ipocrita non sanno niente della Chiesa".

Per il confessore dell'artista, le polemiche sulla presenza sull’altare di Marco Alemanno sono "micidiali sul piano umano". Anche "Gesù andava dalle prostitute perché si convertissero. Io sono andato tante volte a casa di Lucio e c’era anche Marco Alemanno, e non ho mai visto nulla".  Sbaglia anche, secondo il religioso, chi ha malinteso la sua mano tesa verso il giovane. "Era un povero ragazzo che soffriva. Si dà quello che si ha, e dobbiamo dare il bene. Ma se dentro le persone c’è la malizia, uno la vede ovunque". 

 

Lucio Dalla era "una persona di grande fede" e non ha "mai voluto conclamare la propria omossessualità". Lo sostiene padre Boschi, secondo cui le polemiche per la presenza sull’altare della basilica di San Petronio di Marco Alemanno sono una "vendetta dei gay che volevano fare del cantante una bandiera". Poi ha aggiunto di avere avuto "una sensazione molto sgradevole, di mancanza di civiltà" nel leggere le polemiche sulla stampa.  Secondo il domenicano, quelli che criticano "sono sciacalli, iene. Sputano sentenze su cose più grandi di loro".