Bologna, 13 marzo 2012 - DOV’È Vasco? In hotel. «A farsi un po’ i cavoli suoi», precisa la portavoce Tania Sachs. Il Komandante, bolognese di adozione, si è accasato ormai da mesi all’ultimo piano di un lussuoso hotel della città, anche se nei dintorni delle Due Torri non gli mancherebbe un tetto.

La discrezione del personale e della direzione protegge la privacy del rocker e tutto il piano, interamente affittato dal Blasco, è off limits per gli estranei. «Dopo tutto è una rockstar e voleva lavorare in pace — spiega la portavoce —. Lì ha stabilito una sorta di quartier generale, ma non sta sempre là. Va in ufficio, o a casa, fa la sua vita normale, un po’ come gli pare. Un vezzo se lo potrà concedere». In questa lunga pausa, assicura la Sachs, Vasco Rossi «sta creando per i suoi fans e richiede solo un po’ di pazienza: quando ha bisogno di spazi per se stesso, per creare o perché ha lavori in casa, si rifugia da qualche parte, magari in barca, i posti di sicuro non gli mancano». Non è la prima volta che Vasco trascorre mesi in un hotel. Anzi, nello stesso hotel. Era già capitato mentre faceva lavori di ristrutturazione nella propria abitazione bolognese.

DAL PUNTO di vista lavorativo, «questo tutto sommato è un periodo fermo — aggiunge la portavoce —. Dopo il disco e il tour che è finito, di norma avrebbe trascorso qualche tempo a Los Angeles, come fa di solito nei mesi invernali, ma ora è piuttosto preso da questo progetto della Scala». Il 31 marzo nel tempio italiano della lirica ci sarà infatti il debutto di uno spettacolo di balletto classico coreografato sulle musiche di Vasco. E lui? «Io penso proprio che ci sarà», risponde la Sachs. Da un po’ di tempo il Komandante, che ha virato la boa delle sessanta candeline, non si fa vedere in giro e non partecipa a eventi pubblici. Un’assenza che alimenta illazioni sul suo stato di salute, dopo i problemi della scorsa estate e il lungo ricovero alla clinica Villalba per una sequenza di malanni che, ha chiarito egli stesso in un’intervista, sono sfociati in endocardite e polmonite.
 

UNA VOLTA dimesso, ha trascorso la convalescenza registrando e postando su Facebook i famosi ‘clippini’, monologhi video che hanno tenuto compagnia alla sua sterminata platea di ammiratori. Poi la vena del clip si è esaurita e gli ultimi testi pubblicati in rete dal Blasco sono stati un’intervista collegata all’iniziativa sulla danza e un messaggio di cordoglio per la morte di Lucio Dalla, che ha salutato mandando dei girasoli in occasione del funerale. «Vasco sta bene — assicura la sua portavoce —. So che tutti lo reclamano, ma ora non ha voglia di farsi vedere. Quando faceva i clippini era in convalescenza e si annoiava, così passava il tempo, mentre ora fa la sua vita di sempre. I fans abbiano pazienza e saranno ripagati».

di Enrico Barbetti