Bologna, 30 aprile 2012 - La città è bella e stimolante ma troppo cara, soprattutto per gli affitti. A essere scontenti sono gli studenti dell’Alma Mater di Bologna, così come emerge dal rapporto sulla formazione universitaria stilato da Andrea Cammelli, direttore del consorzio Alma Laurea, per i lavori del Piano strategico metropolitano. I ragazzi che si iscrivono e frequentano l’Ateneo felsineo sono dunque “decisamente insoddisfatti per il costo dell’affitto” che devono sostenere per vivere sotto le Due Torri. Allo stesso tempo si dicono “pienamente soddisfatti per l’offerta culturale, ricreativa e sanitaria della città”. L’affitto resta dunque una delle note dolenti di Bologna ed e’ un problema che riguarda la gran parte degli universitari. Sono il 58,7% infatti gli studenti che dichiarano di aver preso in affitto un alloggio o un posto letto per frequentare il corso universitario.
Bologna, nella classifica di Alma Laurea, è la prima città universitaria in Italia per percentuale di studenti che vivono in affitto durante gli studi. Al secondo posto c’e’ Catania, al terzo Forli’. Per fare un raffronto, a Modena e Reggio Emilia solo il 19% degli universitari ha avuto bisogno di affittare una casa o una stanza. L’Alma Mater, del resto, è l’Ateneo italiano che accoglie il maggior numero di studenti da fuori: il 47,3% arriva dalle altre regioni, mentre il 23% proviene dalle altre province dell’Emilia-Romagna.

Alla forte richiesta di affitti sotto le Due Torri, pero’, non corrisponde un mercato, per cosi’ dire, accogliente. Su 100 laureati a Bologna, infatti, solo 29 si dichiarano soddisfatti per l’affitto e le spese condominiali. In Italia solo Roma ottiene un risultato peggiore, mentre Cesena e’ la citta’ dove si registra la maggiore percentuale di soddisfazione (69%) per il costo dell’affitto.

Nonostante il nodo della casa, comunque, Bologna continua ad essere considerata attrattiva dagli studenti per la sua offerta culturale. L’83,6% degli universitari si dichiara infatti soddisfatto per i servizi culturali. Bologna è prima in Italia in questa classifica, seguita da Roma e Torino. Sotto le Due Torri gli studenti sono molto contenti anche per l’offerta di servizi ricreativi: con il 79% di soddisfazione, Bologna e’ prima in questa classifica, persino davanti a Rimini.


Alto il gradimento degli studenti (58%) anche per i servizi sanitari come prenotazione visite, ospedali, prima assistenza e farmacie. Solo Torino, tra le citta’ prese in considerazione dall’indagine di Alma Laurea, fa meglio di Bologna.


Oltre a essere soddisfatti sotto il profilo culturale, gli universitari di Bologna sembrano avere anche qualche possibilità in piu’ di trovare lavoro sotto le Due Torri, una volta usciti dall’Alma Mater. L’area metropolitana bolognese, insieme a quella di Roma, e’ in Italia quella con il maggior numero di laureati sul totale della popolazione (oltre l’11%). A cinque anni dalla laurea, hanno un lavoro 86 laureati ogni 100 (83% la media italiana) e otto studenti su 10 iniziano a lavorare durante il corso di studi (nel 2001 era il 71%). La crisi pero’ colpisce anche qui. L’occupazione dei laureati e’ in calo, cosi’ quello cresce il tasso di disoccupazione. Allo stesso modo, lo stipendio netto mensile a cinque anni dalla laurea e’ diminuito: oggi e’ in media 1.320 euro, mentre dieci anni fa era 1.370 euro.