Bologna, 30 maggio 2012 - Il Gay Pride si fara' il 9 giugno come previsto, ma senza addobbi ai carri ne' musica amplificata. L'iniziativa sara' anzi l'occasione per una raccolta fondi a favore della popolazione colpita dal terremoto.

Lo annunciano gli organizzatori in una nota. "Facendo tesoro delle tantissime proposte giunte in queste ore, il comitato Pride ha deciso di esplorare la possibilita' di portare in piazza tra 10 giorni a Bologna non solo le rivendicazioni della comunita' Lgbt ma anche una grande macchina di solidarieta', un 'esercizio di Resistenza' che renda onore alla tradizione e alla tempra degli emiliani, un gesto di civilta' esemplare da parte di chi proprio per la civilta' scende ogni anno in piazza". Per questo il 9 giugno il "Pride ci sara'".

L'evento, si sottolinea, "e' innanzitutto la denuncia di un vuoto nei diritti e di conseguenza nelle vite delle persone gay, lesbiche e trans del nostro Paese. Questo vuoto non si sospende, non conosce tregua, e miete vittime nel silenzio. Ma soprattutto la denuncia di questo vuoto e le rivendicazioni che da anni la comunita' Lgbt sostiene non hanno nulla di offensivo ne' di incompatibile con il tragico momento che l'Emilia sta attraversando". Pero' si e' deciso di "mutare i connotati di questa festa privilegiando il senso dello stare insieme e proponendo un modello concreto di cittadinanza attiva": pertanto il corteo del 9 giugno non avra' carri addobbati ne' impianti amplificati per la diffusione della musica, "accogliendo l'iniziativa spontanea di alcune realta' associative che da subito hanno chiesto di devolvere quelle risorse ai territori colpiti dal sisma e invitando tutte le altre a fare altrettanto".

Lo stesso Bologna Pride, si legge ancora nella nota, "destinera' i fondi del carro di apertura alle popolazioni colpite dal sisma. Non sara' comunque un corteo silenzioso: alcune bande cittadine, guidate dalla Banda Roncati, offriranno ai manifestanti le musiche della tradizione emiliana, che il 9 giugno piu' che mai
racconteranno la storia di comunita' che non si arrendono".

Durante tutta la manifestazione "alcune associazioni del circuito Arci delle cittadine colpite dal terremoto gestiranno direttamente una raccolta fondi. Inoltre, in piazza Maggiore, punto d'arrivo della manifestazione, sara' allestito un piccolo mercato agroalimentare che mettera' in vendita i prodotti delle aziende danneggiate dall'evento tellurico". Infine, la "festa di finanziamento al parco Nord con cui si conclude il programma del Pride devolvera' una parte dell'utile alle popolazioni terremotate".