Bologna, 6 giugno 2012 - Quattro ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e una ai domiciliari, e un sequestro di beni per 32 milioni di euro eseguiti dalla Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como.

Riguarda la catena di profumerie Limoni l'indagine della procura di Como su una grossa appropriazione indebita. Nel mirino i vecchi proprietari della Limoni spa, (gli attuali proprietari sono parte lesa), accusati di avere depauperato il patrimonio societario prima della vendita per circa 19 milioni di euro.

 I sequestri disposti dal gip riguardano 21 tra conti correnti bancari e cassette di sicurezza, 16 tra immobili e terreni dislocati in cinque province (Varese, Livorno, Bologna, Lucca, Messina), tra cui una villa del valore di 5 milioni di euro con piscina e bosco privato, 4 autoveicoli tra cui una Rolls Royce e partecipazioni societarie.

Nell'indagine le Fiamme Gialle hanno ricostruito un complesso meccanismo fraudolento posto in essere tra il 2005 e il 2009.