Bologna, 9 giugno 2102 -  La faranno a fette un po’ alla volta e terranno le dita incrociate. Non sarà un’impresa da poco (tempo, denaro, perizia), ma l’ora di abbattere la ciminiera dismessa del Mulino Parisio è segnata, per stamattina alle 8. Così ha deciso la proprietà del condominio di via Delle Armi 1, dopo l’ordinanza che ha sfollato tutto l’edificio — compresi i sette appartamenti del civico 1 di via Parisio — e ordinato la messa in sicurezza dei luoghi. «Faremo prima possibile, nel miglior modo possibile», assicurano gli ingegneri, ma si parla di almeno tre giorni. Nei quali un po’ alla volta cadranno circa due terzi della torre del ‘600 alta oggi 25 metri, resa pericolosamente instabile dalla sequela di scosse sismiche culminate nell’ultima di Ravenna, la più dannosa. La parte superiore del camino con i mattoni più chiari è quella che ha riportato le crepe più profonde; prima di arrivarci però, i tecnici dell’impresa incaricata se la vedranno con una incognita.
 

«I PROBLEMI di staticità non saranno compresi a fondo finchè non si comincia», spiega l’amministratore del condominio Luigi Salvadè. Stando alle ultime analisi strutturali, la procedura di demolizione scelta dovrebbe consistere nel troncare i blocchi di mattoni un po’ alla volta con potenti strumenti, come fossero ciambelle da accompagnare lentamente al suolo. Serviranno due carri gru e una gru, così alti da aver reso inevitabile la rimozione dei cavi filobus e l’interruzione della illuminazione pubblica su un lato della strada per almeno per un isolato. Tra i negozianti, comunque, alcuni pensano di rimanere chiusi per precauzione, come la tabaccheria e il panificio di fronte al Mulino.
 

Daniele Passeri