Bologna, 13 giugno 2012 - La terra continua a tremare: nove le scosse di terremoto registrate nella notte in Emilia. Delle scosse avvenute tra la mezzanotte e le 5:20 di oggi, secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv),  la più forte è stata alle 3:26 con magnitudo 2.8, ipocentro a 4,9 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Moglia e San Giacomo delle Segnate, e di quelli modenesi di Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena e San Possidonio. Prima della mezzanotte, esattamente alle 23,47, è stata registrata una scossa di magnitudo 2.9 e epicentro a Novi Modena.
 

Alle 7.33 un'altra scossa con una magnitudo di 2.6 ed epicentro a Finale Emilia.

Nella notte tra l'11 e il 12 erano state otto registrate: la piu' forte delle quali, di magnitudo 4.3, si era verificata alle 3.48 del mattino a 10.8 km di profondita', con epicentro tra le province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. 

 

In regione oltre 35mila verifiche di agibilità

Continuano le verifiche di agibilita' della Protezione civile e dei vigili del fuoco nelle zone colpite dal terremoto. In Emilia le verifiche speditive gia' eseguite (dai vigili in condizioni d'urgenza in una fascia ampia di edifici) sono oltre 35 mila: di queste circa il 65% risulta agibile, mentre le restanti - in quanto riferite a strutture piu' o meno danneggiate - necessitano di una successiva verifica piu' approfondita (con scheda Aedes). Le strutture gia' controllate nella regione con scheda Aedes (ovvero controlli piu' approfonditi), invece, sono 6.994: di queste, 2.623 sono state classificate agibili, 1.203 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 394 parzialmente inagibili, 95 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.318 inagibili e 361 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l'edificio.

 

Vertice Errani-Formigoni-Zaia

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e’ stato questa a mattina a Bologna per un vertice-lampo sui problemi del terremoto con i colleghi dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, e del Veneto, Luca Zaia.
Scopo dell’incontro era mettere a punto la richiesta di integrazioni al decreto del governo per gli interventi nelle aree colpite.

 

Ornaghi: "Intesa con Errani per un utilizzo veloce dei fondi"

Il Mibac lavora a un’intesa stretta tra ministero ‘’e Regione Emilia Romagna, per un migliore utilizzo dei fondi’’. Lo ha annunciato il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, nel corso dell’audizione in Senato, spiegando di avere chiesto ‘’la costituzione di un capitolo dove fare confluire i fondi. C’e’ gia’ una somma di partenza di un milione di euro, arrivata dagli accantonamenti del Mibac, ai quali si aggiungono 1,8 milioni di euro messi a disposizione da Arcus. Inoltre arriveranno altri finanziamenti da diversi organismi internazionali e da alcune associazioni straniere che hanno chiesto di contribuire’’. Il ministro ha anche annunciato che a tal proposito nei prossimi giorni a Bologna ‘’ci sara’ un’ulteriore riunione con il presidente della regione Emilia Romagna, Vasco Errani’’. Ornaghi ha chiarito che ‘’l’area colpita dal sisma e’ vastissima con tre zone densamente popolate e ricche di patrimonio culturale diffuso. Il patrimonio danneggiato - ha detto il ministro - e’ costituito soprattutto da chiese, palazzi, campanili ma anche archivi e musei. I danni subiti sono incalcolabili, ma ritengo - ha sottolineato - che non possano essere imputati a mancanza di manutenzione’’. 

 

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