Bologna, 4 luglio 2012 - Far conoscere la cultura Tuareg dagli stessi detentori e attori, i Kel Tamasheq, senza limiti, restrizioni o equivoci, al di la’ degli stereotipi, rispettando la profonda e autentica anima di questo popolo. Questo l’obiettivo di ‘Voci dal deserto’ il primo festival dedicato al mondo degli ‘uomini blu’ che si terra’ da domani all’8 luglio a Bologna, a Villa Mazzacorati.

La manifestazione, promossa dalla neonata associazione Tekelt, in collaborazione con TerzoTropico e il Comune di Bologna che l’ha inserita nel suo cartellone culturale estivo, si articola attorno al concerto dei Tinariwen, in programma domenica alle 22. Si tratta di una band band del Mali di fama internazionale, vincitrice dei Grammy Awards 2012 per la categoria World Music.
 

La rassegna, che si avvale della collaborazione con il Festival Au Desert di Toumbouctou e il Festival du Tenere’ - TinAuker, comprende anche le mostre fotografiche che saranno inaugurate il venerdi’ alle 18.30 nel chiostro dell’ex Ospedale Roncati. Ad essere esposti saranno gli scatti dei fotografi maliani Fatoumata Diabate, Harandane Dicko e Amadou Keita, accanto a quelli del bolognese Ivano Adversi. La mostra restera’ aperta fino al 2 agosto.

A villa Mazzacorati, invece, oltre alla musica, alle degustazioni di the’, bevanda tipica del deserto del Sahara e di dolci tradizionali delle popolazioni nomadi, sara’ anche montata una tenda Tuareg a cura dell’associazione Tekelt che generalmente e’ posizionata sui colli di Bologna, nell’ambito del progetto ‘Nomadizziamoci’ all’Orto dei Giusti. Non mancheranno botteghe arigiane, una mostra dal titolo ‘Sahara, fascino e mistero’ con oggetti, reperti e immagini, a cura di Pino Rivalta, quindi la serta di musica, parole e immagini ‘Viaggio in Mali’ in agenda venerdi’ alle 22.30.
 

Ma poiche’ l’obiettivo spiega Silvia Ercoli di Telkelt “e’ far conoscere i nomadi di tutto il mondo, non solo dell’Africa, ma anche dell’Asia e dell’Europa”, sabato alle 21.30 sara’ in scena uno spettacolo di danze gipsy del Rajasthan (India) con la ballerina Maya Devi. Domenica, prima del concerto dei Tinariwen, alle 18 si terra’ la conferenza dei Gruppi Tuareg, presenti in Italia.
 

Il festival si aprira’ domani alle 21 con la proiezione del documentario ‘Le mirage jaune’ sui minatori abusivi al confine tra Mali e Costa d’Avorio della regista maliana Kadiatou Konate’. Madrina e presentatrice del festival sara’ Balkissa Maiga, giovane attrice maliana oggi residente in Italia. La festa Tuareg non dimentica pero’ i terremotati dell’Emilia. Il 5%, degli incassi del festival saranno donati sostenere la ricostruzione della scuola d’infanzia del Comune di Palata Pepoli, in provincia di Modena.

"I Tuareg - aggiunge Silvia Ercoli - chiedono anche autonomia governativa sui propri territori, ma sono perennemente sfruttati e ostacolati perche' posano i piedi su mari d'oro, di petrolio e di uranio". Non solo. "I Tuareg sono i soli in grado di attraversare il Sahara ed effettuare trasporti - prosegue Ercoli, che e' vissuta 10 anni in Libia e vorrebbe aprire una cooperativa sociale nel deserto - e per questo motivo vengono usati per il traffico di uomini, armi, droga e benzina. Il problema e' che con la siccita' queste persona non hanno nulla da mangiare ed e' facile capire perche' un padre di famiglia accetti di fare questi trasporti". A complicare le cose c'e' la guerra in Mali che ha gia' creato 200mila profughi in 3 mesi, persone sparse tra la Mauritania, l'Algeria e il Burkina Faso. Una diaspora che non aiuta a tutelare la filosofia dei 'principi del deserto'. Come se non bastasse, secondo Ercoli "se continua cosi' il prossimo anno sara' impossibile organizzare il festival di Essakane". Si tratta di una vera e propria Woodstock di 3 giorni che, con 30 gruppi e 300 artisti, si tiene tra le dune del Sahara, nel cuore del Mali, a due ore dalla citta' santa di Timbuctu'.