Bologna, 28 luglio 2012 - E' arrivato in commissione al Senato l'ok all’emendamento sul contributo di 6 miliardi di euro per danni a case e imprese colpite dal terremoto. Esulta il commissario per la ricostruzione e presidente dell’Emilia-Romagna Vasco Errani.


“L’approvazione dell’emendamento che comprende gli annunciati 6 miliardi per i cittadini e per le imprese da parte della commissione parlamentare del Senato rappresenta un risultato di grande rilevanza al quale abbiamo lavorato assieme alle istituzioni locali con determinazione in queste ultime settimane”. Con l’ok della commissione di Palazzo Madama, scrive ancora Errani in una nota della Regione, “si pongono le condizioni per una scelta decisiva a favore delle popolazioni e dei territori colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio scorsi”.


Il riferimento e’ ovviamente alle risorse ma anche “alla necessaria semplificazione delle procedure, che ora diventa una cosa concreta e praticabile a partire dal 2013”. Coi 6 miliardi sbloccati ora “sara’ possibile riconoscere ai cittadini il contributo per i danneggiamenti subiti alle abitazioni e alle imprese per i danni alle strutture e ai macchinari, senza alcun onere aggiuntivo e senza appesantimenti burocratici”.

Ai 6 miliardi, spiega ancora Errani, si aggiungono altri 75 milioni di euro in tre anni derivanti dai risparmi del Senato, “che saranno destinati alla ricostruzione dei beni culturali e delle scuole”. Un altro emendamento, inoltre, “da’ la possibilita’ ai Comuni colpiti di assumere con contratti di lavoro flessibile 170 unita’ di personale senza alcun onere aggiuntivo per i Comuni e fuori dai vincoli del patto di stabilita’, per consentire loro di svolgere piu’ celermente il lavoro necessario”.


Tutti elementi “positivi” secondo il governatore, “che vanno apprezzati e che possono accelerare la ricostruzione delle nostre abitazioni, delle nostre imprese, del patrimonio artistico e dei luoghi di culto, delle nostre comunita’”. Di qui il grazie a Governo e Parlamento, aspettando “con fiducia” l’approvazione definitiva prima del Senato e poi della Camera. “Assieme al Governo, ai gruppi parlamentari e alle istituzioni locali proseguiremo in un attento lavoro di verifica degli strumenti che rendono possibile la ripresa, proseguendo fin da subito e senza sosta l’impegno che salda la fase dell’emergenza con la fase della ricostruzione”.