Bologna, 3 agosto 2012 - La Regione Emilia Romagna taglia del 15% i premi di produttività dei direttori generali e avvia la riforma del sistema di valutazione delle prestazioni di tutta la dirigenza.

ADDIO ai super premi di produttività per tutti i dirigenti regionali, che nel triennio 2009-2011 sono costati ai contribuenti emiliano romagnoli la bellezza di 7,6 milioni di euro. Arrivano le nuove norme, più volte auspicate dal Carlino, che dovrebbero riportare un po’ di buonsenso su un sistema di valutazione che nel 2011 ha premiato 170 dirigenti su 170, infilandogli in tasca circa diecimila euro a testa. Ovviamente oltre al regolare stipendio. Ovviamente a spese di cittadini e imprese che da mesi tirano la cinghia nella speranza di uscire dalla crisi.

LA REGIONE Emilia Romagna taglia infatti del 15% i premi di produttività dei direttori generali e avvia il percorso di riforma del sistema di valutazione delle prestazioni di tutta la dirigenza. Lo ha deciso la giunta approvando la delibera che riduce l’entità della produttività dei direttori generali e fissa le linee di indirizzo per la definizione, in un atto che sarà presentato a ottobre, dei nuovi criteri di valutazione per tutti i dirigenti. «Si tratta di novità importanti - sottolinea l’assessore regionale allo sviluppo delle Risorse umane e organizzazione, Donatella Bortolazzi — che arrivano dopo aver considerato la particolare, difficile situazione nazionale e internazionale e il peggioramento delle condizioni economico-finanziarie dell’Italia e della regione Emilia Romagna».

PER QUANTO riguarda i direttori generali, in particolare, la giunta ha operato in sostanza un taglio duplice: la riduzione generalizzata del 15% dell’ammontare delle retribuzioni premianti assegnate va, infatti, ad incidere su un importo che risulterà complessivamente ridotto rispetto al 2011. Questo perché a tutti i direttori generali, anche in caso di riconoscimento del livello di eccellenza nella valutazione, non sarà assegnato il tetto massimo del premio (pari al 25% di incremento della retribuzione annua), bensì una percentuale che va dal 18 al 22%.
La delibera regionale, inoltre, definisce i tre criteri del nuovo sistema di valutazione dei direttori generali, che saranno utilizzati già a partire dal 2012 e che serviranno come riferimento per innovare il sistema di valutazione complessivo della dirigenza regionale.

IL NUOVO sistema sarà definito in successive delibere attuative che dovranno collegare le valutazioni sia a «parametri relativi alla realta’ economico-sociale del territorio regionale», sia all’«andamento organizzativo e finanziario della Regione», con una particolare attenzione a specifici obiettivi di tipo trasversale e intersettoriale, sia al ruolo svolto «come cerniera organizzativa tra la funzione politica e quella tecnica».