Bologna, 3 agosto 2012 - Piu' bambini, anche se in leggera flessione rispetto al 2011, e ancora arrivi di
immigrati,
pure se il flusso e' piu' contenuto: fatto sta che a Bologna, a fine giugno, i residenti sono diventati 383.949. Cioe' 960 abitanti in piu' rispetto ai primi sei mesi del 2011 (+0,3%) e 1.165 in piu' rispetto al 31 dicembre scorso. I dati, diffusi oggi dal Comune, sono provvisori, perche' non sono ancora disponibili i risultati definitivi del 15esimo Censimento generale della popolazione.

Intanto, pero', da una prima analisi si evince che il bilancio demografico e' lievemente positivo in tutta la citta', tranne che a Santo Stefano e Saragozza (-0,2%). Gli aumenti piu' rilevanti, invece, sono stati registrati a San Donato (+0,9%) e Reno (+0,6%), mentre si nota una lieve diminuzione di popolazione nel centro storico, con 53.610 residenti (-0,2%). Quanto alle zone periferiche, la variazione e' positiva (+0,3%), in linea con la media comunale. In particolare, sotto le Due torri prosegue la crescita della natalita', anche se in maniera piu' contenuta: nei primi sei mesi del 2012 a Bologna sono nati 1.465 bambini, 56 in meno rispetto all'analogo periodo del 2011 (-3,7%). Oltre un terzo dei bambini e' nato al di fuori del matrimonio, complessivamente 530, mentre sono 935 i bambini da coppie coniugate (63,8% del totale). Nei primi sei mesi del 2012 sono poi appena 112 i bambini residenti nati fuori citta', pari al 7,6% del totale delle nascite. Si registrano infine tre nati morti (come nello stesso periodo del 2011).

 Oltre alle nascite, pero', crescono anche le morti. I decessi sono stati 2.560, cioe' 180 in piu' rispetto ai primi sei mesi del 2011 (su base annua la percentuale e' di +7,6%). Alla fine, quindi, il saldo naturale e' peggiorato, restando negativo con -1.095 unita'. Pure l'immigrazione inizia a scemare, con un saldo migratorio positivo, ma piu' contenuto rispetto all'anno scorso: sono oltre 8.000 arrivi ma anche 5.800 le partenze (con un saldo, dunque di +2.260 unita'). Sono stati mediamente 1.347 al mese i nuovi cittadini bolognesi iscritti all'anagrafe, mentre sono state cancellate in media ogni mese 970 persone che hanno abbandonato la citta'. La maggioranza degli arrivi, come di consueto, e' dall'estero, il 27,7% del totale e pari a 1.731 persone.

Nei primi sei mesi dell'anno si sono trasferiti a Bologna 3.322 stranieri (dall'estero o da altri Comuni italiani), pari al 6,1% del totale dei residenti di cittadinanza non italiana. Gli afflussi piu' rilevanti riguardano i paesi dell'est europeo, in particolare la Romania, (633 cittadini) e la Moldova (273). Flussi consistenti riguardano anche il Pakistan (301) e il Marocco (275). Continua anche un intenso scambio di residenti tra il capoluogo e la provincia, che da' luogo, a livello provinciale, a un bilancio negativo. Tra gennaio e giugno 2012, Bologna registra con la
provincia un saldo negativo di oltre 580 residenti. La citta' perde popolazione nei riguardi della prima cintura, in particolare a est verso i comuni limitrofi di San Lazzaro di Savena (-103), Granarolo (-44) e Castenaso (-38) e verso i Comuni confinanti a ovest (Zola Predosa -57; Calderara di Reno -44 e Anzola -31.

 Appena negativi gli 'scambi' di popolazione con le altre province dell'Emilia- Romagna, tranne che con Parma, Reggio e Forli'-Cesena. I saldi extra-regionali, invece, sono attivi: +80 residenti con l'Italia settentrionale, +141 con il centro. In ogni caso, sono i flussi con il meridione e con le isole (+1.167 unita' il saldo) e soprattutto con l'estero a determinare il segno e l'intensita'. Un focus sulla popolazione straniera vede, in un anno, oltre 3.200 persone in citta': al 30 giugno hanno raggiunto quota 54.545, cioe' 3.205 unita' in piu' in un anno (+6,2%). Gli stranieri residenti costituiscono ormai il 14,2% della popolazione di Bologna (14,3% fra i maschi e 14,1% fra le femmine).

Le donne sono la maggioranza (28.720 contro 25.825 uomini), anche se ci sono ancora notevoli differenze tra le varie nazionalita', con una spiccata prevalenza femminile tra quelle dell'Europa orientale e maschile tra i cittadini del medio ed estremo oriente, nonche' dell'Africa centro-settentrionale. Gli stranieri che vivono sotto le Due torri sono soprattutto europei (42,5%) e dell'Asia (35,1%). La componente straniera e' assai eterogenea, basti pensare che a Bologna sono presenti ben 147 nazionalita'. Quelle piu' rappresentate sono la Romania con 7.313 residenti e il Bangladesh (5.076 unita'). Seguono le Filippine (5.012), la Moldova (4.364) e il Marocco (3.920). Elevati flussi dall'Europa orientale si registrano anche dall'Ucraina (al sesto posto con 3.354 residenti) e dall'Albania, in nona posizione con 2.628 cittadini. Dall'Asia la comunita' cinese, da tempo radicata in citta', scende all'ottavo posto con 2.965 residenti, preceduta dal Pakistan, che guadagna la settima posizione con 2.985 residenti.

MATRIMONI

A Bologna ci si sposa di piu', ma si preferisce farlo in Comune. Sette coppie su 10, infatti, nei primi sei
mesi del 2012, si sono unite in municipio. Tra gennaio e giugno, secondo i dati elaborati da Palazzo D'Accursio, in citta' sono stati celebrati 467 matrimoni, con una crescita rispetto al primo semestre 2011 di 47 unioni (+11,2%). Un dato che pero' si inserisce in una tendenza alla riduzione delle nozze rilevata nel medio-lungo periodo. Nel primo semestre 2012, l'aumento dei matrimoni ha riguardato sia le unioni celebrate in municipio, in totale 318 (+27 matrimoni), sia quelle religiose (complessivamente 149, 20 in piu' rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Come in passato, pero', anche nella prima meta' del 2012 si conferma la netta prevalenza dei matrimoni civili (68,1%) rispetto a quelli religiosi. La predominanza della cerimonia civile e' favorita sia dalla preferenza del municipio da parte delle coppie formate da celibi e nubili, "sia da dinamiche legate alla significativa incidenza delle coppie miste non necessariamente di uguale cultura o religione, sia infine da sposi che, avendo alle spalle un precedente matrimonio ormai concluso, optano necessariamente per il rito civile", si legge nel rapporto dell'ufficio statistico del Comune.
 

(Dire)