Bologna, 11 settembre 2012 -  Il Mit - Massachussetts institute of technology - Cambridge e Harvard svettano ancora in testa alla classifica. Per trovare una università italiana bisogna scendere fino alla posizione 194, dove si trova l’università di Bologna, l’Alma mater. Unico ateneo italiano che resta fra le prime 200 università al mondo secondo la classifica Qs, Quacquarelli Symonds, 2012-2013.

L’Alma mater comunque perde 11 posizioni rispetto allo scorso anno. La Sapienza è la seconda italiana. Ma anche lei scende dalla posizione 210 alla 216. Mentre sale Tor Vergata, secondo ateneo della Capitale per fondazione, che passa dal posto 380 al 336. Procedendo per città, a Milano il Politecnico passa dalla 277ma alla 244ma posizione, dunque sale.

Cosi’ come l’università di Milano: dalla 275ma alla 256ma. L’università di Firenze e quella di Pavia scendono al di sotto della 400ma posizione. Anche nel mondo anglosassone, comunque, c’è chi scende e chi sale. Cambridge lo scorso anno era prima, ora scende al secondo posto. Il Mit era terzo e conquista la prima posizione. Harvard da seconda passa a terza. Una curiosità: l’ultima al mondo è una università del Kazakistan. Mentre, fatta eccezione per le realtà del Regno Unito, il primo ateneo del vecchio continente che compare in classifica, al 18mo posto, è l’università svizzera Eth, ovvero l’istituto di tecnologia di Zurigo.

IL RETTORE DIONIGI

Confermarsi tre le prime duecento università del mondo, dopo i tagli di questi ultimi anni, è stato, secondo il rettore dell’ateneo di Bologna, Ivano Dionigi, "un vero miracolo". Il problema, ha però sottolineato, ‘’è che l’intero sistema Italia non tiene: l’ho detto anche al ministro Profumo, le nostre università perdono tutte posizioni’’.
‘’Quella classifica - ha proseguito Dionigi - mi fa doppiamente felice, perché tra la cura Tremonti e l’aumento delle matricole che cosa si voleva? Guadagnare posizioni?’’. Per questo, ha concluso, ‘’restiamo tutti aggrappati a Napolitano, confido che anche quest’anno ci darà una mano". Dionigi, che questa mattina ha saluto gli studenti che sostenevano le prove di ammissione alle professioni sanitarie, ha annunciato il lancio di un piano di assunzioni di 150 punti organico.