Bologna, 29 settembre 2012 - CITTADINI infuriati con Equitalia per l’equivoco sul pagamento della Tarsu nel 2011. Qualcuno si arrabbia con il riscossore, altri con le banche. Il problema del mancato pagamento dell’ultima rata della Tarsu 2011 nasce dal fatto che, per quanto riguarda le rate del 2012, la riscossione non è più in capo ad Equitalia ma al Comune di Bologna. Il quale secondo una precisazione di Equitalia arrivata in redazione ieri, potrebbe essere il primo responsabile del disguido.

Infatti Equitalia ci tiene a precisare che «in merito all’articolo ‘Furibondi con Equitalia, Perché la soprattassa?‘ pubblicato ieri sul Carlino, l’attività di Equitalia Centro è assolutamente corretta». Il problema potrebbe nascere dal fatto che «il Comune di Bologna ha incaricato Equitalia Centro di riscuotere le rate della Tarsu 2011, i cui avvisi di pagamento sono stati regolarmente inviati ai cittadini nei tempi concordati. L’equivoco che ha disorientato alcuni contribuenti nasce dal fatto che il Comune di Bologna, sul finire del 2011 (il 21 dicembre, ndr), ha inviato una lettera ai cittadini invitandoli a disdire la domiciliazione bancaria sul conto Equitalia. Il Comune, però, potrebbe non aver tenuto conto che aveva incaricato Equitalia Centro di riscuotere nel 2012 le ultime rate della Tarsu relative al 2011. Equitalia Centro resta a disposizione dei cittadini per ulteriori informazioni e chiarimenti».

Fin qui la precisazione, che però apre uno scenario tragicomico. Questo: se i cittadini si sono sbagliati, e hanno dato indicazione alle loro banche di pagare l’ultima rata della Tarsu del 2011 utilizzando erroneamente la nuova domiciliazione bancaria indicata dal Comune, a chi sono andati i soldi? A nessuno. Perché le banche hanno pagato solo i fondi destinati al nuovo conto corrente autorizzato. Solo che il Comune, quando ha chiesto la disdetta della vecchia domiciliazione bancaria, ha dimenticato un problema importante. Che le ultime due rate del 2011, che andavano in scadenza nel 2012, avrebbero dovuto essere pagate a Equitalia. Col risultato che in maggio sono arrivate nelle case contemporaneamente le cartelle riferite al 2011, da pagare a Equitalia, e la prima cartella del 2012, da pagare al Comune.

Un disguido nato dall’incapacità della macchina amministrativa di regolare le sue mosse, comunicarle correttamente agli altri e anche di dialogare con un’altra amministrazione. L’unica consolazione è che per chi, involontariamente, non ha pagato la Tarsu del 2011, Equitalia non pretende il pagamento di sovratasse. Per ora chiede solo che i cittadini saldino le rate mai versate.