Bologna, 5 ottobre 2012 - Comincia con un blocco degli autobus e poi un blitz al consolato greco la manifestazione delle scuole superiori di Bologna “contro crisi e austerità”. Sono 1.500 gli studenti in piazza (guarda le foto), chiamati alla mobilitazione da Collettivo autonomo studentesco (Cas) e Coordinamento collettivi antagonisti (Cca).

Il primo blocco del traffico, prima ancora che parta il corteo da piazza XX Settembre, lo mettono in pratica un centinaio di ragazzi del Minghetti e del Fermi, sedendosi a terra all’incrocio tra via Indipendenza e via Irnerio. Poco più tardi prende il via la manifestazione e, in via Indipendenza, scatta un piccolo 'assalto' alla sede della rappresentanza diplomatica greca: uno studente a volto coperto si arrampica con una lunga scala e stacca la bandiera della Grecia appesa sulla facciata, lanciandola tra i manifestanti, prima di tracciare due scritte con la vernice spray (“Greece antifa”).

Dal corteo parte il coro: “I popoli in rivolta scrivono la storia, con la Grecia fino alla vittoria”. Contro il Consolato partono anche uova ripiene di vernice e petardi, stesso destino riservato lungo il percorso ad una filiale dell’Unicredit. Dietro lo striscione “Contro crisi e austerità riprendiamoci le città”, la manifestazione percorre via Irnerio per poi attraversare piazza Verdi e proseguire in via Petroni e via San Vitale, dirigendosi verso il centro.

“Manifestiamo anche contro il ddl Aprea che punta a privatizzare tutta la scuola - spiega una studentessa dal sound system- e toglierci i diritti conquistati negli anni, come assemblee e rappresentanti di istituto”. Tra i cori scanditi anche un riferimento alla cronaca politica: “I soldi per la scuola si devono trovare tagliando la spesa parlamentare”.

Dal furgone che apre il corteo interviene anche un portavoce del comitato Acqua bene comune, dando appuntamento a lunedì per il presidio lanciato in Consiglio comunale contro la fusione Hera-Acegas. Termina con una bandiera della Bnl data alle fiamme il corteo. La bandiera è quella che era appesa fuori dalla filiale della banca che si trova in via Rizzoli: così come poco prima era successo con il vessillo del consolato greco, uno studente armato di scala l’ha staccata e “consegnata” ai manifestanti, che l’hanno agganciata al furgone e fatta strisciare per tutta via Ugo Bassi fino in piazza San Francesco, dove si è concluso il corteo. Un ragazzo a volto coperto, a quel punto, si è arrampicato sul tetto del furgone ed incendiato la bandiera con la fiamma di un fumogeno.
“Questa la fine che faranno le banche”, si urla dal microfono.

 

Fonte Dire