Bologna, 3 novembre 2012 - Un 33enne di origini milanesi ma residente da tempo sotto le Due Torri è stato arrestato dalla polizia per sequestro di persona, tentato omicidio, violenza privata e lesioni personali, ma la Procura indaga anche per i reati di violenza sessuale e riduzione in schiavitù. L'uomo, che risulta gravato di un precedente per percosse, è stato arrestato a Monterenzio dove stava trascorrendo alcuni giorni con una delle vittime. E così è finito l'incubo di due studentesse bolognesi, entrambe di 27 anni.

Secondo la ricostruzione al vaglio degli inquirenti l'uomo, in preda a una sorta di delirio mistico di onnipotenza, ha soggiogato le ragazze, sottoposte per settimane a sevizie di ogni tipo, anche sessuali, picchiate, umiliate e forse drogate con una sostanza misteriosa ricavata dai coralli. La sostanza, che sarebbe stata contenuta nell'acquario di casa, dovrà essere analizzata.

Nel mirino del 33enne, appassionato di filosofie orientali e teorie 'energetiche', ma anche di spade e di pesci tropicali, erano finite la ex fidanzata, che lo scorso settembre lo ha lasciato dopo una relazione di quasi
tre anni, e una coinquilina di lei, che l'uomo ha cominciato a frequentare subito dopo la fine della precedente relazione.

In più occasioni, secondo quanto ricostruito dai poliziotti, l'uomo avrebbe minacciato di uccidere le due studentesse, seviziandole con coltelli e tentando di strangolarle, con la promessa che poi lui stesso le avrebbe 'resuscitate'.
Tra gli episodi più gravi c'e' stata la recisione con un coltello di un neo sul collo della 'nuova' fidanzata, perché al suo interno 'era racchiuso tutto il male presente nella sua famiglia'.

Questo sarebbe avvenuto durante una due-giorni in cui la ragazza è stata tenuta segregata in un appartamento e indotta ad avere rapporti sessuali, in certi casi dopo avere assunto frammenti di corallo presi da un acquario e sbriciolati in una bevanda. Dopo quell'episodio, a metà ottobre la ragazza e altre due coinquiline, a loro volte malmenate dall'uomo per i loro tentativi di difendere le amiche, si sono decise a denunciarlo alla polizia.

Cosa che non ha fatto la fidanzata precedente, convinta dal 33enne a tornare insieme con la proposta di una vacanza nel Mar Rosso. Ma il viaggio è saltato per la perdita dell'aereo e così i due hanno ripiegato su un breve
soggiorno in una località termale dell'Appennino bolognese, dove per la giovane sono ricomparse le sevizie.

La giovane è riuscita a fuggire dalla stanza e a chiedere aiuto alla reception, che a sua volta ha chiamato la polizia. L'uomo è così finito in carcere.