Bologna, 5 novembre 2012 - «LA SOSTANZA contenuta in certi tipi di corallo è il secondo veleno più potente esistente in natura. Anche in dose minima può essere letale», dice Stefano Goffredo, 43 anni, ricercatore in Biologia animale all’Alma mater.

SARANNO analizzati con particolare cura i coralli trovati dalla polizia del commissariato Santa Viola nell’acquario di Giacomo Oldrati, 33enne disoccupato milanese residente in città, arrestato martedì per tentato omicidio, sequestro di persona e lesioni (per un’altra vicenda è indagato per violenza sessuale e riduzione in schiavitù). Le ‘vittime’ sono due, cioè la sua ex fidanzata e un’amica, mentre altre due coinquiline sono state ‘solo’ picchiate dal giovane. Oldrati, cultore di filosofie orientali, tatuaggi, teorie energetiche, e spade orientali, aveva una grande passione per gli acquari contenenti pesci tropicali e coralli. La polizia ne ha trovati vari tipi nel suo acquario, fra cui la palythoa, particolarmente tossica. Il pm Alessandra Serra ha già dato incarico di analizzarli alla tossicologa Elia Del Borrello, con cui collabora il biologo Stefano Goffredo. Oldrati alla polizia ha detto di aver usato un gelatina a base di corallo, mentre le ragazze hanno raccontato di aver bevuto qualcosa e di essere rimaste «stordite e confuse».

Gilberto Dondi