Bologna, 11 novembre 2012 - Sono almeno un migliaio gli attivisti, militanti ed eletti della Lega Nord che hanno sfilato a Bologna da piazza Malpighi verso Porta Saragozza contro il premier Mario Monti e le tasse. Tantissime le bandiere del Carroccio accompagnate da la musica di ‘Va pensiero’ e dei Carmina Burana. I militanti hanno acceso anche qualche fumogeno verde.

 

In testa al corteo dietro allo striscione con la scritta ‘Monti a casa, basta tasse’ ci sono anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il senatore ed ex ministro Roberto Calderoli, accanto il segretario della Lega Nord di Bologna Manes Bernardini. ‘Mario Monti e la Fornero il vosto posto è al cimitero’ è uno degli slogan scanditi dall’altoparlante dell’auto che precede il corteo subito dopo dietro alle camionette dei carabinieri e ai mezzi della polizia, lungo la strada che è stata appositamente pedonalizzata dal Comune.

 

‘Secessione, secessione’ e ‘Padania libera’ sono gli slogan scanditi dai militanti. Tantissimi i cartelli con su scritto ‘Monti a casa, Maroni premier’ e ‘Il Nord ha sempre dato, merita rispetto’. I militanti provengono da tutta l’Emilia Romagna, dal Veneto, dal Friuli, dalle Marche, dalla Toscana e dall’Umbria. I leghisti di Lombardia, Piemonte e Liguria sfileranno invece il 2 dicembre a Genova.

 

“Non condivido lo slogan ‘Monti/ Fornero andate al cimitero’, né lo giudico accettabile come battuta. Con il clima economico e sociale attuale è meglio non scherzare”. Così il presidente della Lega Emilia Manes Bernardini “a chi cerca di strumentalizzare l’intera manifestazione di oggi, riducendola alla battuta infelice di qualcuno”. “Si è trattato di una battuta macabra - rimarca Bernardini - che poteva essere risparmiata da chi l’ha pronunciata”. “Se rima dev’essere direi: ‘Monti/Fornero scendete dal pero’, con riferimento a un Governo che vorremmo vedere in pantofole, lontano dalla responsabilità di condurre un Paese e dalla possibilità di fare danni come purtroppo, ahinoi, sta accadendo”.  “Quella di oggi – conclude Bernardini – è stata una grande manifestazione pacifica di condanna del Governo Monti e delle tasse. In 10mila hanno sfilato a Bologna non contro delle persone, ma contro un Governo illegittimo che ha soffocato di tasse famiglie e imprese e di tagli lineari gli enti locali”.


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