Bologna, 5 gennaio 2013 - “Mio cognato, scomparso all’inizio dello scorso anno, ha sperato fino all’ultimo di trovare i resti dell’aereo: ultimamente si era rassegnato, si era convinto che non c’erano piu’ speranze e che non avrebbe piu’ avuto notizie di sua figlia”: rivive la tragedia di 5 anni fa la zia materna di Annalisa Montanari, Paola Naldi: sua nipote Annalisa, 42 anni, era l’avvocato bolognese in vacanza a Los Roques con l’amica Rita Calanni Rindina, 46, due degli otto italiani sui 14 passeggeri a bordo di quell’aereo di cui non si hanno piu’ avuto notizie. Oggi una nuova tragedia nello stesso luogo, riapre ferite mai lenite e rilancia misteri ancora senza risposte: poche le speranze.

“Se si trovano i resti del velivolo - spiega Paola Naldi - si da’ una conclusione alla vicenda , le altre ipotesi oltre all’incidente per me sono tutte piu’ terribili”. Il relitto di 5 anni fa non fu mai recuperato: tra le ipotesi avanzate, rilanciate di recente dal settimanale Oggi, anche quella di un dirottamento del velivolo da parte di trafficanti di droga. Per i familiari sono seguiti anni bui senza nessun segnale ed elemento certo, e tantissimi dubbi: sul numero reale dei passeggeri che erano a bordo dell’aereo, sul ritrovamento del solo corpo del co-pilota del veliolo, sul fatto che subito dopo la tragedia il cellulare di Annalisa, fatto squillare dal suo collega di studio, suonava libero.

Ed e’ proprio di qualche giorno fa la decisione di riprendere le ricerche nella zona della scomparsa: Roberto Montanari, il papa’ di Annalisa, tra i piu’ combattivi nei primi tempi nell’associazione delle vittime per la ricerca della verita’, non ci sara’ tuttavia a vederne gli sviluppi: una vita, la sua, stroncata da un dolore mai lenito, dopo la scomparsa della moglie quella della figlia. “Si era rassegnato ma viveva come frastornato - commenta Giancarlo Naldi, l’altro zio da parte materna di Annalisa, generale in pensione dell’Aeronautica - Vivere col dubbio che questa ragazza possa esser stata dirottata e’ terribile: per Annalisa c’e’ una dichiarazione di morte presunta, e’ tutto presunto”.

Oggi la scomparsa nella stessa zona di un nuovo velivolo, con a bordo Vittorio Missoni, la moglie e altri due amici. “Dalle prime informazioni la mia sensazione e’ che si tratti di due fatti molto diversi - commenta lo zio di Annalisa - Dubito che oggi si possano trovare i resti dell’aereo di cinque anni fa”. La speranza, comunque, c’e’ sempre . “La speranza - conclude la zia - e’ che oggi questa nuova vicenda possa dare nuovo sviluppo alle indagini, possa far superare i rimorsi per non aver fatto all’epoca quello che non e’ stato fatto”.

(Agi)