Bologna, 5 febbraio 2013 - Dedicato a Lucio che avrebbe compiuto settant’anni il 4 marzo. Nell’attesa dell’evento televisivo bolognese che il giorno del compleanno di Dalla riunirà in Piazza Maggiore gli amici di una vita, il Festival di Sanremo lo ricorda ospitando nella prima serata il compagno d’arte e di vita Marco Alemanno. “Solo un saluto, per non intaccare la festa che gli sta preparando Raiuno” spiega Fabio Fazio, ben sapendo che alla storia dell’Ariston è indissolubilmente legata l’ultima immagine pubblica di Lucio, sul palco, a dirigere l’orchestra di Pierdavide Carone.

Volevamo un ricordo di Dalla che non fosse tropo prevedibile. E questo ci è sembrato il modo più sincero e amichevole" prosegue il conduttore. Alemanno sarà il primo dei cosiddetti “proclamatori”, gli ospiti invitati ad accompagnare in scena i cantanti, a passare davanti alle telecamere proprio per dare a questo suo blitz sul palco dell’Ariston un significato tutto speciale. La sera di venerdì, quella dedicata ad omaggiare la grande musica dei Festival passati, ci penserà poi Daniele Silvestri ad offrire una sua personalissima rivisitazione di 'Piazza Grande', il pezzo che con 'Bisogna saper perdere' e '4/3/1943' definisce meglio il Dalla sanremese.

“La scrissi alle isole Tremiti nel ’71, poi la portai al Festival, è stata una canzone che ha avuto sempre più successo col tempo, l’argomento era aggregante, al di là della forma musicale, si prestava ad una fruizione popolare" ricordava Dalla.

'Piazza grande' farà ovviamente parte anche dello speciale in diretta su Raiuno del 4 marzo. Prodotta da Bibi Ballandi, la maratona vedrà infatti Gianni Morandi nei panni di padrone di casa affiancato da uno stuolo di ospiti che va dagli Stadio a Pino Daniele, da Fiorella Mannoia a Giuliano Sangiorgi dei Neghramaro a Renato Zero, a Luca Carboni, allo stesso Pierdavide Cartone a Gianna Nannini e, assai probabile, Zucchero. L’idea è quella di iniziare la serata in piazza Maggiore con i grandi successi e concluderla a notte fonda in Piazza dei Celestini, proprio sotto le finestre di casa di Lucio.

Andrea Spinelli