Bologna, 15 febbraio 2013 - “Il primo caso in Italia” di un iter “che parte da un Consiglio regionale” per sfociare in una legge che autorizza i matrimoni gay. Franco Grillini (Diritti e libertà) e Liana Barbati (Idv) presentano così la proposta di legge che hanno depositato oggi nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. E’ un testo con cui chiedono di “apportare modifiche al Codice civile in modo da consentire anche alle coppie dello stesso sesso la possibilità di sposarsi legalmente”.

 

I due consiglieri, ricordando che molte nazioni hanno già da tempo reso ufficiali i matrimoni tra persone omosessuali, si dicono “non piu’ disposti a tollerare che in Italia ci siano famiglie e persone costrette all’invisibilità sociale in ragione di un pregiudizio che limita la libertà matrimoniale”.

 

Riassumendo le proposte di cambiamento, in quattro articoli Grillini e Barbati propongono che “il matrimonio possa essere contratto da persone di sesso diverso o dello stesso sesso con i medesimi requisiti”, che “le parole marito e moglie vengano sostituite da coniugi”, “l’affiliazione delle coppie formate da persone dello stesso sesso” e “la garanzia di una eguaglianza tra coppie etero e coppie omosessuali in tema di adozioni”. La proposta, sottolineano Grillini e Barbati, “è aperta all’adesione dei consiglieri regionali che potranno sottoscriverla”.

 

Come riporta l'agenzia Dire, l’assenza in Italia di una legislazione a tutela dei diritti delle coppie omosessuali, secondo Grillini e Barbati, “produce disparità e sofferenze che non hanno ragione alcuna se non una pretestuosa opposizione ideologica e religiosa che nulla ha a che fare con uno Stato laico”. Il contributo al dibattito per una legge a favore delle nozze gay “che parta dalla nostra Regione, sempre all’avanguardia in termini di diritti civili, può quindi aiutare il Parlamento ad adottare una legislazione egualitaria in linea con il resto del mondo occidentale. Vogliamo poi dimostrare che il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna è altrettanto allineato sui diritti civili come lo è il Parlamento inglese e il premier conservatore David Cameron”.

 

Barbati e Grillini invitano poi i colleghi delle altre Regioni a presentare anche nei loro Consigli questa proposta di legge “perche’ un pronunciamento corale non potrà che influire positivamente sui lavori del Parlamento nazionale”. La proposta di legge e’ stata redatta in collaborazione con le avvocate e avvocati di Avvocatura per i diritti Lgbti-Rete Lenford.