Bologna, 13 marzo 2013 - Hanno impedito alla polizia di entrare alla Scuola (l’ex Facoltà) di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna per arrestare un uomo che poco prima aveva rubato un Iphone in un bar e ora saranno denunciati per favoreggiamento personale.

E’ successo ieri pomeriggio poco dopo le 16 in via Zamboni, dove un gruppo di circa 50-60 persone - in buona parte attivisti dei collettivi - ha ‘sbarrato’ la strada a due agenti delle ‘volanti’ che dovevano entrare a Lettere per inseguire un ladro: era stata la cittadina derubata, una ragazza di Foggia di 20 anni, a vederlo entrare lì, dopo essersi ‘intascato’ il suo Iphone in un bar di via Zamboni. La ragazza, dopo averlo pedinato, ha chiamato il 113 per dare l’allarme. Ma quando la polizia è arrivata alla Facoltà, si è scatenata una piccola ‘rivolta’.

Circa 50-60 persone, tra cui studenti e attivisti dei collettivi, si sono messi davanti all’ingresso e hanno impedito ai due agenti di entrare, insultandoli e inscenando cori contro la polizia. Gli agenti hanno spiegato che l’intervento era relativo a un furto di Iphone, ma non è servito. I cori e gli insulti sono proseguiti e l’ingresso è rimasto ‘sbarrato’.

Il 113 ha inviato in via Zamboni altre volanti in supporto, ma poi per evitare di esasperare gli animi (e rischiare che la situazione degenerasse in tafferugli) si è preferito rinunciare all’intervento. E la vittima 20enne ha perso le speranze di riavere indietro il suo telefono di ultima generazione.
 

Ma le persone protagoniste dello sbarramento non la passeranno liscia: la polizia sta acquisendo i filmati delle telecamere e, insieme alla Digos, identificherà i responsabili.

Che saranno tutti denunciati per favoreggiamento personale del ladro. La vittima 20enne lo ha descritto alla polizia come uno straniero: lo aveva visto nel bar rubarle l’Iphone e poi lo aveva seguito fuori.

Fonte Dire