Bologna, 19 marzo 2013 - All’inizio forse ci si vergognava un po’, poi è diventato uso comune e infine addirittura una moda. Quello che faceva sentire strani, qualche anno fa, quando si cominciava ad andare al mercatino a vendere ma anche a comprare un po’ di tutto, dai mobili ai vestiti fino agli utensili per la cucina, era che il nostro comportamento veniva attivato dall’economia inceppata, dai soldi diminuiti in busta, dalle tasse in crescita, dalle spese ordinarie sempre più alte. Si provava una sensazione di emergenza e precarietà.
 

Però, col tempo, e forse questo è anche merito di una fascia di giovani che ha sempre amato lo shopping nei negozi o nei mercatini second hand, l’acquisto usato è diventato un rito amatissimo e glamour, spogliato dal senso di povertà. Si è insomma trasformato in un momento di ‘ricerca’ e di socialità, perché nei mercatini si possono davvero trovare piccoli e grandi tesori. Vendere e acquistare da altri ha rimesso in circolo un’economia atrofizzata, capace di regalare anche momenti di gloria: soprattutto quando siamo in grado di vedere con occhi nuovi ciò che gli altri hanno messo da parte.

I MERCATI di usato e conto vendita proliferano. L’ultimo trend, ad esempio, è quello di prendere mobili vecchi e ripensarli con un tocco contemporaneo. Come fa Mercatopoli Bologna Fiera in via Pirandello 14/h, che propone il New Vintage realizzato da un gruppo di ragazzi. Nel mondo dei dischi, invece, c’è la grande voglia di ripensare la discoteca casalinga con bei vinili fruscianti che fanno così intenditori. Se un appassionato di musica apre un negozio, gli scaffali li riempie di dischi o cd usati, giocando sul fattore del vinile retro-chic. L’ha fatto Massimo Peccia, che ha lanciato nella galleria Ono Arte, in via Santa Margherita 10, un’associazione per la tutela del vinile. E il reparto oldies but goldies ce l’hanno anche negozi storici come il Disco d’oro in via Galliera o Semm in via Oberdan.

QUESTA nuova circolazione di cose ‘vecchie’ ha rimesso in moto anche le idee per presentare l’usato. Se dietro un manichino con abiti 2nd hand c’è il gusto di una stylist raffinata, come succede alla Leonarda di via San Leonardo con Angela, un golfino e una gonna scozzese non saranno più materiale per maestrine dalla penna rossa: diventeranno la divisa dell’hipster che imita una cantante shoegazer ammiccando da sotto gli occhiali. La crisi ha regalato un’opportunità alla nostra memoria e un’occasione di consapevolezza a tutti. E per provare le vostre nuove qualità è arrivata un’ennesima opportunità: si chiama Troclathon ed è il mercatino dell’usato sportivo nel parcheggio del Decathlon di via Tito Carnacini. Fino a giovedì prossimo.

di Benedetta Cucci