Bologna, 19 marzo 2013 - Il Comune di Bologna mette in vendita piu' di 400 immobili Acer, tra appartamenti, garage e altri locali: gli immobili saranno venduti tramite asta nei prossimi due anni (a un prezzo stracciato e garantendo all'inquilino il diritto di prelazione) e poi, con una parte del ricavato, Palazzo d'Accursio acquistera' altri palazzi (piu' nuovi) da destinare all'edilizia residenziale pubblica e ne riqualifichera' altri. La decisione e' stata sancita oggi con una delibera di Giunta, che dovra' poi passare in Consiglio (e ottenere anche il 'benestare' della Provincia) e l'obiettivo di questa operazione - da cui il Comune si aspetta un ricavato stimato tra i 20 e i 25 milioni di euro - è il ricambio del patrimonio Erp, sostituendo gli alloggi piu' datati con altri piu' moderni, ma anche concentrare il patrimonio Erp e "superare i condomini misti", che sono piu' onerosi per il Comune, spiega l'assessore alla Casa Riccardo Malagoli: gli appartamenti da mettere in vendita, infatti, sono stati selezionati nei condomini in cui il Comune di Bologna e' proprietario solo per un terzo (o meno).

In vendita ci saranno 381 appartamenti (12 dei quali sono gestiti da Acer ma non sono Erp), 65 autorimesse, 57 posti auto e 10 locali vari, dislocati tra centro e periferia. Per tutti gli appartamenti (tra cui ce ne sono solo 21 liberi), verra' bandita una base d'asta, nella quale l'attuale occupante (se Erp) avra' il diritto di prelazione. Il valore dell'immobile sara' stimato da Acer in base ai prezzi di mercato e allo stato dell'immobile, ma Malagoli oggi spiega ai cronisti che "l'idea e' vendere a poco piu' della meta' del prezzo di mercato". Insomma, una vera occasione per l'inquilino che, se non accettera' l'offerta d'acquisto avanzata dal Comune, sara' messo in 'mobilita'' e gli verra' proposta un'altra sistemazione.

La vendita dei quasi 400 immobili, spiega Malagoli, avverra’ in due tranche, una quest’anno e una il prossimo anno. “Ci auguriamo che tanti degli attuali occupanti vogliano acquistare”, dice l’assessore, che spera si possa arrivare ai bandi di asta pubblica gia’ “entro luglio, in modo da poter stare entro l’anno con le possibilita’ di acquisto” di nuovi immobili (da privati o imprese) che vadano a sostituire il patrimonio Erp alienato. Gli appartamenti che il Comune cerca sono palazzi interi (“immobili da cielo a terra”), che devono essere “immediatamente disponibili, liberi da vincoli contrattuali, di nuova o recente costruzione”.

Il resto dei soldi che entreranno nella casse del Comune con l’operazione di alienazione (che sara’ gestita da Acer) verra’ utilizzato per interventi di riqualificazione sul patrimonio Erp, come prevede la relativa legge regionale. Dei 381 appartamenti che saranno venduti all’asta (solo 21 sono attualmente sfitti), ce ne sono anche 24 che sono gestiti da Acer ma non sono classificati Erp: il Comune ha deciso di metterli comunque in vendita, trovandosi all’interno di condomini misti, e di destinarne poi il ricavato all’edilizia residenziale pubblica. Tra i 24 alloggi (che vanno dalle centralissime via Polese, via San Carlo e via Orfeo alle periferiche via Massarenti, Decumana, via del Sostegno e via Marco Polo), ce ne sono 12 i cui assegnatari non sono titolari di contratti Erp. In questi casi, non verra’ riconosciuto il diritto di prelazione nell’asta pubblica, che partira’ da un prezzo base “determinato con apposite stime” da Acer in base al “valore di mercato dell’immobile” (cosi’ si legge in delibera) e alle valutazioni sull’eta’ e le condizioni dell’immobile (e Malagoli ha anticipato oggi che i prezzi saranno contenuti).

Nella delibera approvata oggi, si legge che “il numero di immobili individuati per l’alienazione si ritiene rispondente all’esigenza di una piu’ razionale ed economica gestione del patrimonio Erp”. L’obiettivo dell’operazione, come appunto spiega Malagoli, e’ soprattutto quello di “superare i condomini misti”  (immobili in cui il Comune divide la proprieta’ con privati), che sono piu’ costosi per il Comune. “La gestione immobiliare di unita’, in fabbricati ove e’ prevalete la proprieta’ privata - si legge ancora in delibera - si e’ rivelata particolarmente onerosa per il Comune e inadatta ad una razionale gestione dell’Erp”.

A questo giudizio si e’ arrivati dopo aver analizzato “i costi sostenuti dal Comune per la manutenzione, ordinaria e straordinaria, degli alloggi Erp situati in condomini di proprieta’ mista”, in particolare quelli in cui la proprieta’ del Comune e’ pari o inferiore al 33%. Il Comune ha ragionato inoltre sullo “stato manutentivo e di vetusta’ degli immobili” (che richiederebbe “interventi di manutenzione straordinaria di rilievo” e spesso si ritrova proprio nei condomini dove c’e’ una situazione di proprieta’ mista) e sulla scelta di ‘liberarsi’ degli immobili che si trovao fuori dal territorio comunale, per i quali “il Comune corrisponde l’imposta Imu”. Contemporanemente alle valutazioni degli immobili di cui si occupera’ l’Acer (e alla predisposizione dei bandi di asta pubblica), il Comune comincera’ a guardarsi attorno per i nuovi acquisti. “Il Comune intende procedere - si legge ancora in delibera - ad una raccolta di manifestazioni di interesse da parte di imprese o soggetti privati per l’acquisto di immobili da cielo a terra siti in Comuen di Bologna”, liberi e nuovi (o costruiti di recente).

(Fonte Dire)