Bologna, 29 marzo 2013 - Niente concerti amplificati in piazza Verdi e nessun tipo di musica, nemmeno diffusa, nei dehors. Sono queste due delle principali novità del regolamento acustico licenziato stamane dalla Giunta del Comune di Bologna, che ora dovrà fare il giro dei quartieri e poi tornerà a Palazzo D’Accursio per il vaglio del Consiglio comunale.

 

Nella piazza che l’estate scorsa è stata fonte di grandissime polemiche e tensioni e anche di un ricorso al Tar da parte dei residenti, insomma, si potranno fare attività che si limitano “a un’esibizione con chitarra acustica o un recital di poesia”, esemplifica l’assessore comunale alla Cultura, Alberto Ronchi.
Zero musica, invece, nei dehors, perché, chiarisce la collega all’Ambiente, Patrizia Gabellini, “abbiamo appurato che già solo il vocio degli astanti arriva al limite dei decibel consentiti”.
 

Nel regolamento ci sono tabelle che dettano i criteri e i limiti sia per i concerti di grande affluenza, che per le manifestazioni musicali in generale sul territorio del Comune, e per i live nell’ambito del cartellone estivo nel centro storico. Piazza Verdi, per fare un esempio, esce dai luoghi della programmazione musicale dell’estate di Bè (ci sono invece Bolognetti, Botanique, Montagnola, Mascarella e Cavaticcio) e viene inserita nella tabella generale, che prevede sì, la possibilità di fare concerti, ma per un numero limitato di sere nell’arco dell’anno (cinque per un afflusso di mille persone, 10 per 200 persone), con decibel che arrivano al massimo a 95 e la fine del live alle 23.30.

 

Tutto questo significa, chiarisce Ronchi, che “una volta finito il concerto, il palco va smontato” e, quindi, “nessun operatore troverà economicamente vantaggioso fare una programmazione in quel posto”. La scelta della Giunta sulla piazza è stata dettata “sia dalle segnalazioni che ha fatto l’Arpa”, sia “dalla volontà di smorzare le polemiche e le tensioni dell’estate scorsa, perchè fare la guerra sui certe cose compromette le attività”. Ora, butta lì l’assessore, “vedremo come andrà”, e comunque “piazza Verdi è un luogo che merita una discussione complessa, visto che i problemi sono diversi tra loro”.

 

Tornando al regolamento, per i 'concertoni' veri e propri, i contenitori deputati da ora in poi saranno il Parco Nord, lo Stadio e il Paladozza. In questi luoghi si potranno organizzare eventi che durino quattro ore, otto per il Parco Nord (come l’Independent day, per esempio), e con limiti di decibel che arrivano anche a 95. La musica, però, dovrà finire entro le 23.30, le 24 per il Parco Nord.

 

Per Ronchi, questo è un bel traguardo perchè ora chi vorrà portare grandi artisti in città avrà delle regole di riferimento. Quanto a piazza Maggiore, che rientra nel piano generale della nuova norma, si potranno continuare a organizzare eventi come il live del marzo scorso in memoria di Lucio Dalla, anche se, in generale “non se ne prevedono piu’ di un paio all’anno”.

 

Passando all’estate bolognese, la programmazione conta vicolo Bolognetti Giardini di Filippo Re, il Parco del Cavaticcio, via Mascarella, ai quali si andrà ad aggiungere il Parco della Montagnola. I decibel consentiti per la musica, in questi luoghi, variano a seconda del posto e del tipo di manifestazione: al Bolognetti e nei Giardini di Filippo Re, per esempio, si potranno fare al massimo 30 concerti della durata di quattro ore e 20 manifestazioni all’aperto di tre ore, per un totale, pero’, di non piu’ di 40 serate nell’estate e i decibel consentiti saranno 75 per i concerti e 60 per dj set. Alle 23.30 dovranno finire i concerti e all’una i set, poi la musica potrà essere solo diffusa. Al Cavaticcio sono 20 le serate di concerto e 10 quelle di manifestazioni con diffusione sonora, con 75 e 65 decibel consentiti e stop agli impianti alle 23.30 per il live e mezzanotte per la diffusione sonora. Infine via Mascarella, dove i concerti saranno al massimo 18 con un limite di 74 decibel e due con decibel fino a 85. Tutto dovrà concludersi entro le 23.

 

“Abbiamo stabilito una zonizzazione della città- spiega Gabellini- che tiene conto delle peculiarità di Bologna. Per i dehors, infatti, è confermato che nessun tipo di musica è consentita. In ogni caso, puntualizza poi la collega al Commercio, Nadia Monti, la norma “semplifica la burocrazia, le concessioni dei permessi per le attività di intrattenimento saranno piu’ snelle”.
Il regolamento, infine, detta nuove norme anche per i cantieri stradali, edili e la manutenzione del verde pubblico, che potranno essere effettuati nei giorni feriali dalle 7 alle 20 e quelli disturbanti (comprese le macchine da giardino) dalle 8 alle 13 e della 15 alle 19. Ci sono deroghe per i lavori urgenti.
Quanto agli altoplarlanti esterni sui veicoli, potranno diffondere messaggi dalle 8 alle 13 e della 15 alle 19 nei soli giorni feriali. In generale, chi viola il regolamento acustico potrà essere punito con una sanzione che va da 258 a 10.329 euro.

 

Fonte Dire