Torino, 8 aprile 2013 - I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Torino hanno recuperato un  quadro del celebre artista russo Marc Chagall, rubato nel 2002 su uno yacht statunitense ormeggiato al porto di Savona.

Il dipinto, 'Le nu au Bouquet', era a casa dell’ex calciatore e dirigente della Juventus Roberto Bettega, a Torino. Lo aveva acquistato da una galleria di Bologna nel 2003 per 1.200.000 euro, pagati 175.000 in contanti, il resto cedendo alcune sue opere d’arte. Ora Bettega è parte lesa nell’inchiesta insieme al vecchio proprietario statunitense dell’opera, che però è stato già risarcito dall’assicurazione che, a questo punto, potrebbe rivendicare il quadro.

Tre persone sono state denunciate per furto e ricettazione, tra cui un romeno ex componente dell’equipaggio dell’imbarcazione e un gallerista di Bologna, Italo Spagna. L’opera intitolata , è stimata 1.200.000 euro.

Nel 2012 l’opera era stata individuata dai carabinieri nel corso di un’indagine su un traffico di opere d’arte ricettate attraverso una galleria d’arte bolognese. Gli investigatori hanno scoperto che chi aveva sottratto l’opera era anche riuscito a farsi rilasciare dalla Fondazione Chagall, mediante uno stratagemma, una nuova autenticazione del quadro, la cui vendita fu attribuita a un ignaro collezionista bergamasco, cliente abituale della galleria bolognese; e nel 2003 fu acquistato, in buonafede, dall'ex calciatore che ne ha mantenuto il possesso sino al giorno del sequestro. Due dei tre denunciati, invece, si trovano all’estero. L’inchiesta è stata coordinata dal pm Giuseppe Ferrando.

L'acquisto dell'opera d'arte risale al 1988, in una galleria di New York. Il facoltoso cittadino americano che ne entrò in possesso volle collocarla sul proprio yacht, che dal 2002 al 2003 rimase ormeggiato al porto di Savona per lavori. Fu proprio in quel periodo che avvenne il furto, scoperto dal figlio del proprietario, deceduto nel frattempo.

Il gallerista bolognese, Italo Spagna, non è nuovo a guai con la giustizia. Ex titolare della conosciuta Galleria d’Arte Marescalchi, in centro storico (dichiarata fallita nel 2008) era finito nei guai nel 2006 dopo le denunce di alcuni privati che avevano comprato le opere da lui, per poi accorgersi che si trattasse di falsi. C’erano quadri di Morandi, Magritte, De Pisis e proprio Chagall. Da un lato per l’accusa riproduceva i falsi con la tecnica della stampa fotografica su tela per poi cederli come veri, dall’altro si appropriava delle opere originali, sottraendole alla società della galleria. L’ex icona juventina Bettega, che aveva acquistato un falso De Chirico e un falso Morandi, era una delle vittime ed ebbe anche un confronto con Spagna, davanti al pm Antonello Gustapane. Nel 2008 il gallerista - difeso dall’avvocato Ercole Cavarretta - patteggiò una pena a tre anni e sei mesi per la bancarotta fraudolenta della galleria, mentre è tutt’ora in corso il processo per appropriazione indebita e falso. A novembre 2011 venne nuovamente denunciato in concorso con altre persone, quando provarono a piazzare un falso Picasso, un ‘Busto di donna’, valutandolo circa due milioni.