Bologna, 13 aprile 2013 - Quando ha mangiato le prime arachidi dal sacchetto appena aperto, ha capito subito che qualcosa non andava:  controllando la scadenza, ha trovato la data del 28 marzo. La signora aveva acquistato il sacchetto insieme ad altri generi alimentari, per un importo complessivo di 32 euro in una rivendita di via del Lavoro gestita da cittadini cinesi. Il marito della donna, un 42enne originario di Rimini e residente a Bologna ha segnalato il fatto ai Carabinieri, che hanno fatto un controllo nel negozio denominato “Bologna Market”. In preseza dei due gestori, Z. L. del 1958 e X. Z. del 1980, sono stati ritrovati così diversi articoli in pessime condizioni di conservazione, maleodoranti, che colavano vistosamente liquidi su altri articoli sottostanti.

Alla luce delle precarie condizioni generali delle derrate presenti e degli ambienti, sono stati chiamati i carabinieri del NAS, Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Bologna. Risultato di una verifica preliminare:  un consistente numero di prodotti abbondantemente scaduti di validità (con l'etichetta originale cancellata  e sostotuita da una finta per 'prolungare' la validità); assenza delle condizioni igienico sanitarie basilari per carenza di pulizia ordinaria e rispetto delle procedure di profilassi sanitaria.


I Nas hanno quindi sequestrato tutto il negozio e le derrate contenute (il cui valore complessivo è stimato in 800.000 euro), per procedere alla verifica dettagliata delle violazioni commesse dai gestori. A questi al momento è attribuita la responsabilità di frode in commercio e sono state anche contestate violazioni amministrative per complessivi 9000 euro.

Del fascicolo e’ titolare il pm Marco Mescolini, del pool che si occupa di pubblica amministrazione e tutela della salute pubblica. Il negozio, di circa 200 metri quadrati, era gia’ stato oggetto in passato di una sospensione in via amministrativa, ma aveva riaperto dopo un cambio di ragione sociale. Le etichette scadute venivano coperte con delle nuove, oppure la data veniva alterata cancellandola con l’acetone.
‘’Carabinieri e Procura sottolineano come abbia funzionato il meccanismo di segnalazione e collaborazione del cittadino con le forze dell’ordine - ha spiegato il coordinatore del gruppo, il procuratore aggiunto Valter Giovannini - Al di la’ di questa vicenda comunque, visto che con la salute pubblica e gli alimenti scaduti non si scherza, e’ gia’ stato predisposto un programma di controlli a sorpresa’’