Bologna, 21 maggio 2013 - L’obiettivo e’ portare in pochi anni la raccolta differenziata nel centro di Bologna al 60% dal 35% attuale. Per raggiungere il traguardo i bolognesi non solo dovranno impegnarsi nella separazione delle varie tipologie di rifiuti, ma dovranno anche mettere mano al portafoglio, visto che potenziare il servizio avra’ un costo che si ripercuotera’ sulla tariffa. “Non possiamo fare le nozze con i fichi secchi. Di quanto sara’ l’aumento tariffario lo vedremo anno per anno”, spiega l’ad di Hera, Maurizio Chiarini a margine della presentazione del bilancio di sostenibilita’ del gruppo, ricordando che in virtu’ di un accordo recentemente sottoscritto con il Comune di Bologna si metteranno in campo iniziative per aumentare la raccolta differenziata in citta’ del 4-5% all’anno.


Il progetto prevede modalita’ di raccolta diverse da strada a strada e la realizzazione di 144 nuove isole ecologiche interrate per ridurre l’impatto dei rifiuti in strada. “In pochi anni saremo al livello degli altri territori”, assicura Chiarini, confermando che tutto cio’ avra’ un impatto, per quanto “contenuto” (sei-otto euro su una bolletta media di 200 euro), sulla Tarsu.

Peraltro, la questione tariffe e’ stata una delle piu’ dibattute nel corso del confronto amministrazione-sindacati sul bilancio 2013 di Palazzo D’Accursio, visto che tra le varie poste c’e’ anche un contributo di 2,7 milioni alla multiutility per la raccolta differenzia. “Veniamo da un periodo pre-Cancellieri in cui non ci sono stati aumenti tariffari, con una scopertura del servizio importante”, puntualizza l’ad. “Ora, invece, abbiamo le risorse per fare delle iniziative di miglioramento”, aggiunge.

Insomma, bisogna raaegnarsi: differenziare fa diminuire i costi di smaltimento, ma fa aumentare i costi della raccolta, soprattuto se si sceglie la strada del porta a porta o si investe sull’installazione di cassonetti intelligenti. Chiarini evidenzia, pero’, che “il livello medio delle tariffe di Hera e’ allineato con la media nazionale, a fronte di performance superiori”.


Nel suo intervento di questa mattina all’Arena del sole, l’ad della multiservizi di viale Berti Pichat ricorda che tra le prime dieci citta’ inserite nella graduatoria di Legambiente sulla raccolta differenziata, ci sono quasi tutti i capoluoghi serviti da Hera, tranne Bologna. “Dovrebbe essere un motivo di orgoglio per il territorio, invece spesso siamo criticati”, contesta Chiarini, certo che comunque anche a Bologna si raggiungeranno presto i livelli delle altre citta’. “Gli adeguamenti tariffari li vedremo anno per anno. Certo, pero’, per il centro storico di Bologna bisogna fare qualcosa”, conclude.