Bologna, 27 maggio 2013 - “La maggioranza non e’ a rischio. E’ a rischio il fatto di non interpretare in modo corretto il risultato di questo referendum”. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commentando l’esito della consultazione di ieri sui finanziamenti municipali alle materne private, in cui Sel era nel fronte opposto a quello del Pd e dell’amministrazione (GUARDA LE FOTO).


“C’e’ l’occasione di stare insieme, ognuno valuti se la vuole cogliere”, e’ la sfida di Merola, facendo riferimento all’apertura al dialogo (non pero’ sull”abolizione delle convenzioni”) fatta al fronte dei referendari.
 

“Il sistema paritario non puo’ essere messo in discussione dall’esito di questo referendum. Sicuramente e’ migliorabile e si aprira’ l’istruttoria pubblica in consiglio comunale a partire dal 18 giugno. Ci sono tutte le condizioni per lavorare insieme e stare uniti su un obiettivo comune. Mi auguro che si vada avanti insieme”: e’ la posizione di Merola.

Per il primo cittadino (sceso in campo per la difesa dell’attuale sistema integrato tra pubblico e privato) “la cosa piu’ importante” e’ che i due ‘fronti’ (pro e contro finanziamenti alle paritarie) “continuino nel confronto sull’obiettivo comune di pretendere e ottenere piu’ risorse da parte del Governo per la nostra scuola comunale”. “Bologna - ha detto Merola in apertura del consiglio comunale - non deve rinunciare al sistema delle convenzioni con le scuole paritarie private, ma allo stesso tempo, credo sia giusto cogliere la domanda di attenzione alla scuola pubblica che proviene da quella parte di citta’ che ha partecipato al voto, e che in particolare ha votato A. Del resto, anche il Comitato B ha dichiarato la sua disponibilita’ a valutare proposte migliorative del sistema delle convenzioni”.

 

Quanto al risultato del referendum che ha visto la vittoria con il 59 per cento dell’opzione A, quella per lo stop ai fondi alle scuole paritarie “dire che A ha vinto e B ha perso sarebbe una considerazione giusta, incontrovertibile - ha sottolineato il sindaco - solo nel caso di un referendum decisionale non consultivo come questo. Certo, ha prevalso l’opinione di chi ha votato A su quella di chi ha votato B ma - ha osservato - l’importante e’ che non ci perdiamo collettivamente come comunità, perché nessuno ha vinto o ha perso in modo definitivo. Lavorero’ perche’ nessuno venga messo da parte”. Intanto, “mentre lo Stato latita nel garantire il diritto alla scuola - ha continuato il primo cittadino nel suo intervento - Bologna e’ da tempo in prima fila su questo obiettivo e alla continua ricerca di miglioramento. Ostinata e a volte un po’ ingenerosa verso se stessa, Bologna ha l’ambizione di parlare al Paese per indicare la frontiera da raggiungere in questo campo. In questi 20 anni il sistema pubblico integrato ha dato buona prova di se’. Ora - ha concluso Merola - Bologna ha il dovere di fare un passo avanti. Io vi dico, vi chiedo, facciamolo insieme”.