Bologna, 27 maggio 2013 - Scontri in via Zamboni tra gli studenti e le Forze dell’ordine per l’assemblea pubblica dei collettivo Cua. Il contatto e le successive manganellate sono scattate dopo oltre un’ora di fronteggiamento in cui gli studenti chiedevano di fare assemblea. La situazione, durante il tentativo delle Forze dell’ordine di respingere il collettivo che voleva arrivare a piazza Verdi, e’ degenerata.

Lo sbarramento di Forze dell’ordine, formato da una parte dai Carabinieri e dall’altra dalla Polizia girata verso piazza Verdi, ad un certo punto e’ stato costretto ad arretrare, dopo vari tentativi di far retrocedere gli studenti a colpi di manganello, per la pressione degli attivisti e per il fatto che altre persone dalla parte di piazza Verdi, inveivano contro la polizia. Carabinieri e poliziotti hanno dunque deciso per la ritirata: sono arretrati fino a largo Respighi, andando a rifugiarsi dentro i blindati parcheggiati sotto al portico del Teatro comunale. Durante uno scontro è rimasto ferito un fotografo raggiunto da una bottiglia sulla testa.  E' intervenuta un'ambulanza del 118 che si sta occupando di polizia e carabinieri contusi. Almeno tre ragazzi hanno escoriazioni.
 

La folla di studenti e’ avanzata dietro di loro e sono state lanciate bottiglie e altri oggetti contro i blindati. Anche prima, durante le azioni di respingimento, erano volate bottiglie, anche a caso, e molte persone presenti in via Zamboni e piazza Verdi hanno cominciato a correre spaventate.

Gli attivisti hanno esultato a lungo dopo che polizia e carabinieri, in netta inferiorita’ numerica, sono arretrati fino ad uscire dalla piazza simbolo della zona universitaria, consentendogli di fatto ‘la presa’ della piazza. Ma la piazza alla fine e’ anche un ‘campo di battaglia’, pieno di vetri di bottiglie rotte, lanciate contro il cordone delle forze dell’ordine.
 

Nessuno dei feriti risulta essere grave. Giovedi’ scorso c’erano stati, sempre nella zona, altri tafferugli simili.