Bologna, 14 giugno 2013 - Dal baby boom degli anni '60 alla crisi di nascite fino a una lenta ripresa. I nuovi bolognesi nel 2012, lo riferisce il Comune, sono stati 3071. Una cifra lontana dai numeri 'storici' del 1967 (7083 nati) ma tornata simile alla fotografia del 1977, quando nacquero in città 3177 bambini. La peculiarità, semmai, è che un terzo dei neonati, oggi, ha genitori con almeno un genitore straniero (spesso le mamme, che hanno una fecondità quasi doppia delle italiane e per il 38% hanno provenienza asiatica).

 

Ecco un altro dato interessante: un terzo dei bambini nasce da genitori non sposati. Dato in forte ascesa sotto le Due Torri come in tutta Italia. Dal 1991 a oggi, infatti, i nuovi nati 'naturali', ovvero da unioni non legittimate, sono cresciuti del 15,5%. Il dato, però, non deve trarre in inganno: il 92,3% di questi bambini è stato regolarmente riconosciuto da entrambi i genitori. Che fanno figli sempre più tardi: 33,2 anni per le donne e 36,6 anni per gli uomini. Crescono i parti gemellari  (oggi il 3,5% del totale, contro il 2% degli anni '80) e sono conseguenza diretta del frequente ricorso alla fecondazione assistita.

 

Altre curiosità: la zona più feconda è Santa Viola (45 nati ogni 1000 donne). Seguono Borgo Panigale e Bolognina. In fondo alla classifica dei nuovi nati c'è la zona dei Colli (29 nati ogni 1000 donne), di via Murri e del centro (Irnerio, Malpighi, Galvani).

di Simone Arminio