Bologna, 18 giugno 2013 - Un hotel là dove sorge (sorgeva) lo storico pastificio della Corticella di Bologna: è il motivo che ha spinto, oggi pomeriggio, tutti i dipendenti dell’azienda a manifestare con un sit-in in piazza Maggiore sotto le finestre del Comune.

“Abbiamo organizzato questo presidio perché i lavoratori dell’azienda sono legati a quello che il pastificio rappresenta per loro. Con la riconversione il marchio Corticella sparisce”, spiega Donatella Zilioli, della Flai-Cgil. I dipendenti oggi in veste di “auditori” hanno assistito alla presentazione del progetto del gruppo New Lat a Palazzo D’Accursio, poi sono scesi in piazza con i loro cartelli: “Mastrolia le tue promesse sono da marinaio”; “Corticella la vera beffa bolognese”; L’azienda ha infatti presentato un progetto, ancora in fase preliminare, nel quale l’attività dell’area passerebbe da produttivo a “ricettivo, con la costruzione di un albergo, di un centro congressi e di aree adibite all’attività sportiva”.

Il superamento dello storico stabilimento faceva parte di accordi risalenti al 2011 in cui il gruppo New Lat, guidato da Angelo Mastrolia, si impegnò a dare “una risposta sul piano industriale, con la dislocazione della produzione in un’altra area di Bologna in seguito ad alcuni investimenti immobiliari che ne avrebbero permesso la realizzazione”, ricorda Vincenzo Grimaldi, segretario della Flai di Bologna. In realtà però nel progetto presentato è prevista “soltanto la riconversione della zona e non la costruzione di un’altra area produttiva”, ma “noi - insiste il sindacalista - vogliamo una risposta sul piano industriale”.

Al Comune tocca la valutazione di compatibilità del progetto per capire se è realizzabile o meno: il verdetto è atteso per inizio luglio in un incontro con l’azienda, le Istituzioni e i sindacati, dove verrà illustrato anche il piano industriale del gruppo per Bologna. Attualmente l’azienda conta circa 35 lavoratori in cassa integrazione.

Fonte Dire