Bologna, 21 giugno 2013 – Il terremoto torna a far tremare l'Emilia ad un anno ed un mese da quel tragico 20 maggio 2012.

La scossa, di magnitudo 5.2 con epicentro a due chilometri da Fivizzano, nella zona delle province di Massa e Lucca (profondità di 5,1 chilometri), è stata avvertita nitidamente anche a Bologna intorno alle 12.34. Si è sentita in particolare ai piani alti dove hanno oscillato i mobili e gli oggetti. Sono arrivate nei minuti successivi molte telefonate allarmate ai centralini dei Vigili del Fuoco. In alcuni casi le persone sono uscite da uffici e abitazioni.

In alcuni palazzi direzionali, nella zona della Fiera e della Regione, i dipendenti sono scesi in strada per la paura. E' stato chiuso il secondo piano di Palazzo d'Accursio. A Borgo Panigale i dipendenti del quartiere sono subito usciti insieme agli utenti in fila agli sportelli. I tecnici del Comune di Bologna hanno lavorato per verificare eventuali danni sugli edifici pubblici, in particolare sulle scuole, dove in questi giorni si svolgono gli esami di fine anno. Le operazioni sono coordinate dall'assessore Riccardo Malagoli. A fine giornata, l'assessore ha confermato: “non ci sono stati danni in città” e che i tecnici comunali, partiti subito dopo la scossa per fare le verifiche nei palazzi pubblici e le scuole, “non hanno riscontrato problemi”. A Malagoli non risultano nemmeno chiamate ai Vigili del fuoco per fare controlli su eventuali palazzi o cornicioni pericolanti.

 

In centro molte persone si sono spontaneamente raggruppate in piazza. Sono stati controllati anche monumenti e chiese.

 

Paura anche in Appennino per la vicinanza con la zona dell'epicentro. Vigili del fuoco e protezione civile hanno verificato eventuali danni su case isolate ed edifici pericolanti.

 

E' tornata regolare, nel primo pomeriggio, la circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità Milano - Bologna e sulla linea convenzionale Bologna - Piacenza, dove erano in corso controlli.