Bologna, 26 luglio 2013 - Aveva chiuso tre cani nel furgone, legandoli con la catena, e cosi’ facendo ne ha fatto morire uno, che si e’ soffocato nel tentativo di liberarsi. Un secondo cane e’ stato liberato in tempo, ma stava anche questo soffocando, mentre il terzo era in buona salute. Il responsabile di tutto cio’ e’ un 29enne originario di Granaglione, sull’Appennino bolognese, che i carabinieri hanno rintracciato e denunciato per maltrattamento di animali. Ha precedenti di polizia. Il furgone all’interno del quale erano stati chiusi i cani, di marca Mercedes, era parcheggiato in via Gagarin e a dare l’allarme, ieri sera poco prima delle 21, e’ stato un passante.
 

La scena viene definita “raccapricciante” dagli stessi militari: i cani erano legati al collo da una catena che usciva dal finestrino anteriore destro del mezzo. Un cane era morto per asfissia da impiccagione, un altro respirava affannosamente e appariva in gravi condizioni. Il terzo, invece, stava bene. I carabinieri, aiutati dalle guardie zoofile, hanno liberato i cani. Il 29enne, proprietario dei tre cani, rintracciato, si era allontanato dal furgone insieme alla proprietaria del mezzo, una ragazza di 21 anni di San Giovanni in Persiceto, senza preoccuparsi dei cani. I due cani sopravvissuti, dopo essere stati visitati e curati in una clinica veterinaria di Zola Predosa, sono stati trasportati al canile comunale di Bologna.