Bologna, 14 settembre 2013 - DA QUALCHE anno c’è la moda del fotovoltaico. Ci sono pannelli solari sulle case, sulle fabbriche, sui capannoni. Nulla di strano. Ma si vedono distese di pannelli sulle nostre colline, in certe pianure dove c’era il grano. Evidentemente ci sono le autorizzazioni, ma non è giusto sciupare il paesaggio in questo modo.
Claudio Orlandi,
Acqualagna (Pesaro)

Risponde Beppe Boni, vice direttore de 'Il Resto del Carlino'

LE ENERGIE alternative, quindi anche il fotovoltaico, non sono una moda ma una esigenza. Come poi questa esigenza si concretizza (a volte in modo infelice) è un’altra cosa. Nulla di male se sui tetti di case e capannoni vengono installati impianti fotovoltaici. Per fortuna invece il buonsenso della società e norme più restrittive hanno limitato parecchio l’utilizzo di terreno agricolo per i pannelli. L’energia alternativa è un bene prezioso ma la terra lo è di più. Molti dubbi invece sorgono sui benefici che derivano dalle pale eoliche distribuite sui crinali con enormi basi di cemento e manufatti che hanno sfregiato ettari di bosco. E anche qui l’idea che davvero siano così convenienti si sta affievolendo. Riflettiamo bene prima di devastare la terra, deve valerne veramente la pena.
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