Bologna, 27 settembre 2013 - Hanno difeso l’allora amministrazione Cofferati quando propose e poi attuò tra fortissime polemiche la pedonalizzazione della zona universitaria. Ma ora, di fronte ad una situazione sfuggita sempre più di mano, i comitati di residenti che appoggiarono l’introduzione della zona “U” in Università prendono atto che qualcosa non va: parcheggio complicatissimo per chi ci abita, riqualificazioni di singole strade mai portate a termine ma soprattutto un via vai crescente di auto e moto che sfrecciano contromano per bypassare le telecamere. Succede sempre più spesso infatti che chi vuole accedere alla zona ma non ha il permesso risalga da via Irnerio passando per via Mascarella o via Centrotrecento oppure affronti sempre contromano via Belle Arti imboccandola da via Castagnoli.
 

 

Per ora ci sono stati “decine” di piccoli incidenti e “prima che ce ne sia uno vero è bene darsi una mossa”, spiegano gli attivisti dei comitati di Piazza Verdi, via del Borgo di San Pietro e via Centrotrecento alla conferenza stampa tenuta questa mattina nella zona universitaria.
 

 

Per Otello Ciavatti, capofila dei residenti che sostennero il progetto di pedonalizzazione (ai tempi l’attuale assessore Andrea Colombo era a capo della commissione Mobilità proprio al quartiere San Vitale) le soluzioni non sono poi tante: “O si mettono le telecamere anche in uscita oppure si revoca il progetto. Noi abbiamo sostenuto il progetto ma ora siamo insoddisfatti, c’è questa pratica illegale crescente che rischia di diventare pericolosa. Io condivido il progetto di estendere la pedonalizzazione del centro ma anzichè fare proclami facciamo almeno funzionare quello che esiste”.

 

Il guaio per i comitati è che il progetto di pedonalizzazione “non è stato completato” e ora “perde pezzi”. Il Comune? “Sono due anni e mezzo che aspettiamo una soluzione”, spiega ancora Ciavatti. Ma non è quello degli ingressi selvaggi per evitare le telecamere (e quindi le multe) l’unico problema sollevato.
Alcuni residenti lamentano infatti la difficoltà a trovare parcheggio all’interno della zona “U” mentre altri, ad esempio quelli che vivono in via del Borgo di San Pietro, si sono stancati di fare lunghe peregrinazioni per arrivare a casa.
“Così c’è un invito alla trasgressione, perchè devi fare il giro del mondo per andare a casa tua”.

 

L'ASSESSORE COLOMBO

"La  settimana  scorsa  ho voluto partecipare di persona all'apertura della nuova  piazzetta  di  vicinato  di via Centotrecento per rendermi conto sul campo di alcuni problemi segnalati dal comitato dei residenti, senza indire né  conferenze  stampa  né  manifestazioni, ma semplicemente praticando nei fatti e senza clamori un rapporto diretto di ascolto dei cittadini da parte degli amministratori.
A  seguito dell'incontro, per rispondere in modo concreto alle segnalazioni ricevute  ho  già  concordato  con  il  Comando della Polizia municipale un programma straordinario di servizi di controllo del territorio dei vigili urbani,  per sanzionare duramente i veicoli che entrano in contromano nella zona U e per prevenire situazioni di degrado urbano.

 

Oltre  all'indispensabile  azione  del  Comune,  credo  però che un maggior rispetto delle regole possa essere raggiunto anche grazie alle iniziative di  cittadinanza attiva che proprio gli abitanti e i commercianti di quella zona  meritoriamente  promuovono:  le  piazzette di vicinato, la ripulitura sistematica di portici e muri, le attività ai giardini del Guasto, portando ad  una  riappropriazione  fisica  delle strade della zona, sono infatti un presidio sociale decisivo per isolare gli incivili.

 


Per  quanto  riguarda,  infine, le difficoltà di parcheggio e di accesso ad alcune  singole  vie,  si  tratta  di  situazioni  transitorie  e limitate, conosciute  all'Amministrazione, che saranno superate e risolte nell'ambito del  progetto  della  zona ad alta pedonalità, che riconnettendo le diverse aree pedonali semplificherà i percorsi di accesso e uscita per i residenti e aumenterà gli spazi di sosta a loro riservati".