Bologna, 8 ottobre 2013 -  “Per me è un grande dispiacere”. Alfredo Cazzola, organizzatore con la sua Promotor per 27 anni del Motor Show commenta così la cancellazione dell’edizione 2013 dell’unico salone italiano dell’auto: una “notizia molto spiacevole”. Cazzola ammette di trovarsi in una posizione difficile per commentare l’annuncio ufficiale fatto questa mattina da Gl Events, il gruppo francese al quale sei anni fa ha ceduto Promotor, ma assicura di essere “molto dispiaciuto”, anche per Bologna. “State parlando con una persona che ha dato moltissimo in termini imprenditoriali a questa città”, ricorda l’ex patron di Motor show, Virtus e Bologna calcio.
 

 

Eppure, voci rilanciate oggi dal 'Corriere della sera' riferiscono di un Cazzola in prima linea per organizzare una manifestazione sull’auto in concorrenza con Gl Events, che potrebbe svolgersi ancora a Bologna o a Milano. Di questo, però, l’imprenditore bolognese non vuol parlare. “Non ho niente da aggiungere”, afferma, precisando alla ‘Dire' solo che il vincolo di non concorrenza di cinque anni fissato al momento della cessione del suo gruppo a Olivier Ginon “è scaduto più di un anno fa”. Cazzola, comunque, non sarebbe l’unico in trattativa con Milano. Perchè anche Gl Events ha aperto un canale con il quartiere meneghino, che da tempo tenta di strappare la kermesse motoristica a Bologna.
 

 

Una soluzione che sarebbe gradita anche ad alcune case automobilistiche. “Le ragioni che hanno spinto le case a non partecipare le conoscono solo gli organizzatori. Io penso, però, che si tratti di motivazioni esclusivamente economiche”, assicura Cazzola. .

 

C’è da chiedersi, però, se Bologna abbia fatto il possibile per tenersi la sua kermesse dell’auto: “Quando accadono certe cose si cercano sempre le responsabilità, che non sta a me individuare- ragiona l’imprenditore- purtroppo il mercato è quello che è: l’auto ha avuto una grandissima crisi. Bologna l’ha subita e non potuto che prendere atto di quello che è avvenuto. Organizzare il Motor show non è stato sempre facile. Anche nel ‘93-‘94 ci fu una pesante crisi del settore, ma fu presto superata. Oggi non è così”.
 

 

ASCOM

 

“Da mesi sapevamo che Gl Events era in difficoltà con l’organizzazione del salone, ma nessuno poteva immaginare che avessero già preso una decisione del genere. Siamo rimasti spiazzati”, ammette Enrico Postacchini, presidente di Ascom e vicepresidente dell’expo di via Michelino. “è una cosa grave e preoccupante. E, soprattutto, non deve creare un precedente per altre manifestazioni che sono sul piatto”, avverte, consapevole che la kermesse sui motori potrebbe anche non tornare più sotto le Due Torri. Perchè, conferma alla ‘Dire' Postacchini, l’ipotesi che dall’anno prossimo il salone dell’auto si sposti a Milano “non è peregrina”. Per Bologna un vero smacco.
 

 

“Sarebbe la cosa più brutta. Un’eventualità che brucerebbe più della decisione di Gl Events di non fare più il salone”, confessa il numero uno dei commercianti, ricordando, nello stesso tempo, che il gruppo francese è socio della Fiera di Bologna. Fiera che, comunque, non rimarrà a bocca asciutta, visto che il contratto in essere con gli organizzatori del Motor show prevede un introito minimo garantito (alcuni milioni di euro) anche nel caso che la manifestazione non si faccia. “La Fiera è tutelata”, si limita a confermare Postacchini. Resta il danno per la città, anche se in termini di ricadute economiche il Motor show, nonostante le centinaia di migliaia di visitatori totalizzati anche negli anni più difficili, “non ha la valenza di grandi manifestazioni come Cersaie, Cosmoprof o Eima”. Si tratta, conclude il presidente di Ascom, comunque di un “danno. E' un peccato che non si sia riusciti a creare un felling con la città, pur nelle obiettive difficoltà del mercato. Gl Events ce l’ha messa tutta”.

Fonte Dire