Bologna, 8 ottobre 2013 - Arriva poco dopo le 18,30 la prima reazione ufficiale da Palazzo d'Accursio sulla cancellazione dell’edizione 2013 del Motor Show a Bologna, l’unico salone italiano dell’auto.

E lo fa con una nota dell'assessore al Marketing territoriale Matteo Lepore:  "La  cancellazione  del  Motor Show 2013 annunciata oggi da GL Events non è certo  una  bella notizia. L'Amministrazione Comunale incontrerà a breve il presidente  di  BolognaFiere per avere ulteriori dettagli sulle cause della rinuncia  comunicata  dalla  società  francese  organizzatrice dell'evento; scelta  che,  a  quanto  abbiamo  appreso, deve ancora essere ufficialmente formalizzata nelle sedi opportune e cioè in un tavolo tra BolognaFiere e GL Events  stessa,  cosa  che avverrà nei prossimi giorni. Tra le due società, infatti,  vige  un  contratto  che  riporta condizioni molto precise il cui rispetto  andrà  garantito". 

 

"Allo stesso tempo - continua Lepore - credo che insieme agli altri soci  di BolognaFiere dovremo fare il punto su che prospettive e condizioni vi  possano  essere affinché una manifestazione rilevante come questa possa ripresentarsi a Bologna nel 2014 fortemente rinnovata e rilanciata. Se  da  un  lato, confronto ad altre fiere, la manifestazione non produceva più da anni l'impatto turistico di un tempo, non si può certo sottovalutare il  vuoto economico in termini diretti e indiretti che un'eventuale assenza permanente comporterebbe al nostro territorio e non solo. La manifestazione Motor  Show  è  in  crisi  perché  il  mercato  automobilistico è in crisi, inoltre,  siamo  di  fronte  ad  uno  stop dell'ultimo salone dell'auto con rilevanza  nazionale  cosa  che risponde a dinamiche che vanno ben oltre il livello locale".

 

A stretto giro arriva anche la nota del presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli, che oggi si trova negli Stati Uniti: "Abbiamo appreso con sorpresa dell’annuncio già alla stampa da parte di GL Events dell’annullamento dell’edizione di Motor Show 2013 mentre eravamo in attesa dell’incontro già fissato per i prossimi giorni proprio per avere un definitivo chiarimento della situazione di attesa e di incertezza per la manifestazione che si è protratta sin qui. Naturalmente si tratta di una decisione unilaterale di GL Events che, secondo gli accordi contrattuali, organizza la manifestazione con la concessione del marchio Motor Show da parte di BolognaFiere, e quindi chiama in causa anche gli impegni contrattuali di GL events con BolognaFiere. Dovremo avere quindi, a partire da tale incontro, da GL Events innanzi tutto tutti i chiarimenti necessari sulla situazione che si è determinata, sugli impegni contrattuali con BolognaFiere e sui loro progetti per la prospettiva".

 

"Occorre certamente - continua - grande chiarezza sulle valutazioni e sui propositi delle case automobilistiche. Certo che siamo di fronte all’enorme difficoltà del mercato italiano dell’auto, ma da un lato si riferisce che per tali difficoltà le case avrebbero tutte escluso la partecipazione al Motor Show, dall’altro si sente da più parti che vi sarebbe il proposito e la sollecitazione delle stesse di realizzare invece nuove edizioni di un salone dell’auto già nel prossimo anno in altre sedi.
Una tale ipotesi richiederebbe un chiarimento a tutti i livelli, anche istituzionali, perché sarebbe grottesco che proprio di fronte alle condizioni critiche del mercato dell’auto in Italia si aprisse una simile contesa.
In ogni caso BolognaFiere, che già dal 2009 ha profuso un grande impegno e uno sforzo economico per consentire a GL Events la continuità della manifestazione,  conferma, anche e proprio di fronte alle condizioni e alle esigenze del mercato dell’auto in Italia , la necessità e il proprio impegno a veder realizzato a Bologna il rilancio di un progetto qualificato del Motor Show, con un ancor più forte impegno imprenditoriale, come evento che si è affermato in tutte le edizioni di questi anni per il pubblico di tutto il Paese  come sede del Salone Italiano dell’Auto".