Bologna, 10 ottobre 2013 - Anna Maria Franzoni, condannata a 16 anni di reclusione per il delitto del figlio Samuele Lorenzi nel gennaio del 2002 a Cogne, è stata ammessa al lavoro esterno dal carcere di Bologna da lunedì scorso. Può uscire la mattina per recarsi a lavorare in una cooperativa del bolognese, per poi rientrare la sera nel carcere della Dozza.

 

Si tratta della cooperativa ‘Siamo qua’, che da diversi anni ha avviato il progetto ‘Gomito a gomito’, il laboratorio di sartoria aperto nella sezione femminile della Dozza. Si produce abbigliamento, in particolare in questo periodo borse.

 

Ad alcune detenute coinvolte nel progetto viene - a volte - concessa la possibilità di lavoro esterno nella sede della coop sociale, che è nella vicina parrocchia di Sant’Antonio di Padova alla Dozza, guidata da don Giovanni Nicolini. La Franzoni già  lavorava nel laboratorio interno al carcere. Chi l’ha vista al lavoro la descrive come contenta della sua nuova attività.

 

Secondo quanto si apprende, la Franzoni avrebbe beneficiato della possibilità di lavoro esterno che è concessa, secondo l’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, a coloro che hanno già scontato più di metà della pena e anche perché ha a suo carico un figlio minore.