Bologna, 13 ottobre 2013- HO UN FIGLIO disoccupato, mio moglie è in cassa integrazione io faccio fatica a portare poco più di mille euro a casa. Ci troviamo in un momento difficilissimo e continuano a sbarcare stranieri sulle nostre coste. È triste dover contare i morti in mare ma nessuno gli dice che non c’è più lavoro neanche per noi italiani?
Michele Arbizzani

CAPISCO quanta amarezza si provi a stare senza un impiego. Ma la paura che il lavoro vada agli immigrati invece che agli italiani è infondata. Agli stranieri vanno i lavori che noi non vogliamo più fare. Lo sappiamo da tempo ma, ad ulteriore riprova, le cito questa conversazione che ho ascoltato l’altro giorno alla cassa di un supermercato.
Cassiera all’amico (un signore sui 70 anni): «Hai trovato lavoro?». «Sì, faccio il guardiano di notte» risponde l’altro. «Quanto guadagni?». «Se te lo dico ti metti a ridere». «Dimmelo, dai». «Un euro e 40 centesimi all’ora». Lui va via. E la cassiera a me: «È rumeno, ingegnere e sa tre lingue». Quale italiano prenderebbe 1,40 euro all’ora? Penso nessuno.
 

massimo.gagliardi@ilcarlino.net