Bologna, 20 ottobre 2013 - ERA RICERCATO da cinque anni dalle autorità della Florida con l’accusa di avere orchestrato una truffa colossale, da 20 miliardi di dollari. Raoul Weil, 54 anni, cittadino svizzero, ex alto dirigente della banca elvetica Ubs, è stato arrestato ieri dalle ‘volanti’ della polizia, che l’hanno scovato in un albergo della nostra città. Su di lui pendeva un ordine di cattura internazionale proveniente dagli Stati Uniti, per cui gli agenti l’hanno catturato e ora l’uomo sarà messo a disposizione della giustizia a stelle e strisce.

WEIL non è un personaggio qualunque. Nel 2008 la sua vicenda finì sui giornali di mezzo mondo. All’epoca era responsabile del ‘Global Wealth Management & Business Banking’ di Ubs, cioè il dipartimento estero del colosso bancario svizzero, che contava anche ventimila ricchi clienti statunitensi. Secondo le accuse del Gran Jury federale della Florida, Weil dal 2002 al 2008 avrebbe agevolato le frodi fiscali di quei clienti, consentendo così che venissero nascosti al fisco ben 20 miliardi di dollari. Una montagna di soldi su cui non sarebbero mai state pagate le tasse dovute, corrispondenti a 200 milioni di dollari.

STANDO a quanto riportato sui media internazionali, il Dipartimento di giustizia americano accusa inoltre l’ex alto dirigente della banca di aver fornito istruzioni affinché venissero aumentate le attività della divisione di cui era a capo, sapendo che ciò contravveniva alla legislazione americana. Negli Stati Uniti si tratta di un’accusa gravissima, per cui Weil rischia grosso.

IL BANCHIERE, sospeso nel 2008 da tutte le cariche in Ubs, ha respinto le accuse tramite il suo avvocato. Ieri agli agenti dell’Ufficio volanti della Questura ha detto che la frode per cui è ricercato riguarda il settore automobilistico. Dato che contrasta decisamente con le risultanze degli atti provenienti dalla Florida. Ora per lui si aprirà la procedura per l’estradizione negli States, dove si dovrà difendere dalle incriminazioni di fronde bancaria e truffa per aver aiutato i facoltosi clienti a ingannare il fisco ed evadere le tasse.

Enrico Barbetti

Gilberto Dondi