Bologna, 28 ottobre 2013 - Halloween con i suoi mostri, streghe, folletti, dolcetti o scherzetti è alle porte e la Curia attacca. Lo fa sulle colonne di “Avvenire” con le parole di monsignor Gabriele Cavina, provicario generale della diocesi che insiste sulla esigenza di «riproporre lo spirito giusto della Viglia di Ognissanti a fronte di una deriva commerciale e carnevalesca di gusto horror che la moda di Halloween ha imposto, soprattutto ai giovani e giovanissimi negli anni recenti». Monsignor Cavina non usa mezzi termini e chiama in causa il documento recente della Conferenza episcopale Emilia Romagna dedicato alla “Religiosità alternativa” dove si parla naturalmente anche di Halloween.
 

 

NELLE PAGINE si legge testualmente che si tratta di una «festa importante per i satanisti, che corrisponde alla vigilia dell’anno nuovo secondo il “calendario delle streghe”. Il cristiano — dicono i Vescovi — non può accettare tale festa, così come è proposta oggi, in quanto è legata strettamente ad atteggiamenti superstiziosi ed è contraria all’autentica vocazione cristiana».
Per la Curia è necessario riappropriasi di questa serata «cogliendone la bellezza innanzitutto con la devozione cristiana che conclude il mese di ottobre, tradizionalmente del Rosario». Ovvio il confronto tra i santi patroni delle nostre comunità locali («persone positive ed esemplari che hanno vissuto realmente su questa terra») ai quali bisogna ispirarsi piuttosto che rivolgersi verso «una zucca vuota illuminata al suo interno».
 

 

E MENTRE si preparano decine e decine di feste in costume tra locali e case private, mentre si preparano le zucche, monsignor Cavina lancia l’appello ai cristiani: «La preghiera della Vigilia di Ognissanti inizierà alle 21 dall’Arco del meloncello, partendo in processione con le fiaccole verso la Chiesa della Certosa dove si sosterà per un tempo di ascolto e preghiera. Al termine la distribuzione delle “fave dei morti”: infatti la tradizione ci consegna anche il dolcetto, ma senza la beffa di uno scherzetto!».