Bologna, 7 novembre 2013 - A un mese dall’annuncio dell’annullamento del Motor Show di Bologna, e’ ancora alta tensione tra la Fiera di Bologna e Gl Events, il colosso francese che dal 2007 organizza il salone dell’auto sotto le Due torri.

Oggi il cda della societa’ di via Michelino ha fatto il punto sui risvolti legali della vicenda, inviando un chiaro messaggio al gruppo d’Oltralpe: “Attendiamo che corrispondano alle questioni procedurali e sostanziali del contratto: devono far fronte alle pendenze con la Fiera (quindi, saldare gli arretrati e il minimo garantito di 3 milioni, ndr) e darci conto dei riscontri che hanno avuto dalle case automobilistiche e che hanno portato alla cancellazione della manifestazione”, scandisce il presidente Duccio Campagnoli. Solo dopo si potra’ parlare del futuro del salone. Ma, anche in questo caso, Gl dovra’ chiarire al piu’ presto se vuole realizzare la manifestazione nel 2014, se vuole farlo all’interno del vigente contratto o ridiscutendo gli accordi con la Fiera. Quanto ad Alfredo Cazzola, che la prossima settimana dovrebbe svelare i dettagli del suo progetto su Milano, Campagnoli gli chiede rispetto per Bologna. La discussione sui risvolti legali della vicenda Motor show ha impegnato una grossa parte della riunione di stamani del consiglio di amministrazione, durata oltre 4 ore. Al tavolo, pero’, in quel momento non era presente Giada Michetti, ad di Gl Events Italia e membro del board dell’expo. “Mi e’ stato chiesto di essere fuori”, riferisce lasciando la palazzina direzionale, mentre il cda ancora sta affrontando il punto ‘3’ dell’ordinde del giorno, quello relativo alla kermesse sull’auto.

E’ la prima volta che la manager deve accomodarsi fuori dalla sala riunioni, perche’ in passato, spiega, “essendo in conflitto d’interessi”, si e’ sempre “astenuta al momento del voto per buon senso”. Campagnoli, d’altro canto, assicura che nessuno e’ stato messo alla porta. “Si dovevano affrontare alcune questioni emerse dal confronto tra i legali della Fiera e quelli di Gl Events. La presidente del comitato di controllo, Patrizia Petrolati, le ha ha fatto presente, ai sensi del Codice civile e penale, a quali responsabilita’ si esponeva. E Michetti, dopo un confronto con i propri avvocati, ha deciso di uscire. Nessuno e’ stato allontanato”, spiega Campagnoli. Insomma, essendo in corso un confronto legale (che potrebbe anche trasfortmarsi in una vertenza vera e propria), la Fiera ha preferito tutelarsi. Di certo, non sono state gradite le dichiarazioni rilasciate da Michetti alla stampa nei giorni scorsi, quando ha, di fatto, accusato Campagnoli di aver cercato un accordo con Cazzola per tagliare fuori il gruppo francese dall’organizzazione del salone. “Accuse ingiustificate e infondate. Tutti ne sono rimasti soropresi, anche perche’ arrivano da un membro del cda. Valuteremo anche eventuali aspetti di tutela”, ammette il numero uno di piazza della Costituzione.

Del resto, Campagnoli ne ha anche per Cazzola. “Il salone italiano dell’auto del 2014 non e’ stato annullato, e’ ancora in calendario a dicembre a Bologna e c’e’ la volonta’ di farlo, non solo da parte della Fiera, ma di tutta la citta’. Quindi a Cazzola chiedo rispetto. Perche’ affrettarsi a dire che se ne fa un altro”, chiede il presidente di BolognaFiere, che pure, lo scorso inverno aveva sondato la possibilita’ far lavorare l’ex patron del Bologna con Gl al rilancio della manifestazione.

Dunque, anche Campagnoli sarbbe stato preso in contropiede dall’imprenditore. “Non chiedete a me un commento sull’etica del capitalismo”, ci scherza su. Con Cazzola, pero’, si dovranno comunque fare i conti e la Fiera non intende perdere altro tempo e altro terreno. Anche per questo va in pressing sui francesi, che fin qui non hanno dato le risposte attese. “Gl Events deve rispondere nei prossimi giorni se c’e’ la volonta’ di fare la manifestazione entro le vigenti condizioni contrattuali- ribadisce- se cosi’ fosse non avrebbero bisogno di discutere niente, non ci dovrebbero presentare nessun progetto. Se, invece, ritengono di dover discutere e’ perche’ pensano di realizzare il Motor show a condizioni diverse. E in questo caso lo scenario cambia”. Di certo, conclude, “la Fiera di Bologna lavora per il rilancio della manifestazione".

(Fonte Dire)