Bologna, 15 novembre 2013 - Diritto allo studio, lotta al “caro libri”, al “caro trasporti”. Quella degli studenti medi autorganizzati, di Link Bo e Unione degli studenti di Bologna e’ pero’ anche una protesta contro la legge di stabilita’, la politica delle finanza e per l’utilizzo degli spazi vuoti per la socialita’ (video).

Le varie sigle, stamane, hanno scelto di percorrere in corteo una parte di via Indipendenza, per poi imboccare via dei Mille.
Accompagnati da un camioncino che spara musica dal sound system i circa 200 studenti lanciano slogan per “fare la politica dal basso”. In via Indipendenza, per “sfidare” le forze dell’ordine, alcuni hanno attaccato uno striscione a una camionetta.

L''assalto' alla Provincia

Nel giorno dello sciopero generale in Emilia-Romagna gli studenti del Cas, collettivo autonomo studentesco, hanno provato ad entrare nella sede della Provincia di Bologna in via Zamboni con l'intenzione di occuparla, tirando calci al portone chiuso. Dopo un prima carica della polizia, senza alcun contatto, ci sono stati due corpo a corpo lungo via Zamboni (foto). 

Poi il corteo si e’ spostato nella parte alta di via Zamboni: da qui i manifestanti hanno lanciato oggetti contro gli scudi e i caschi dei poliziotti, che a loro volta hanno reagito con manganellate.

Gli studenti: "Alcuni di noi feriti negli scontri"

Durante le cariche della Polizia di questa mattina agli studenti, davanti alla sede della Provincia di Bologna, “diversi di noi sono rimasti feriti e un ragazzo e’ stato fermato, ma con determinazione e senza paura abbiamo resistito finche’ il nostro compagno non e’ stato rilasciato”. Lo denuncia “l’Assemblea delle scuole ribelli” in una nota diffusa alla fine delle proteste di stamane in centro a Bologna, che ha visto due diversi cortei. Una parte dei giovani, partiti da piazza XX settembre e’ infatti andata a protestare davanti a Palazzo Malvezzi, per chiedere “i fondi che non vengono piu’ stanziati per le assemblee d’istituto, materiali e laboratori funzionanti, scuole libere dai presidi sceriffo e dalle norme inutili, trasporti e libri accessibili a tutti”. Un ‘appello’ che sara’ lanciato ancora in una nuova manifestazione, gia’ fissata per il 27 novembre.
In 500, raccontano gli studenti, “siamo arrivati in via Zamboni”, e di fronte “alle legittime richieste degli studenti e delle studentesse e’ stata sempre la solita: palazzo chiuso e Polizia schierata che, con una violenza inaudita, ha fatto ben tre cariche a freddo”. 

Bombe di vernice contro la banca

Palloncini di vernice azzurra contro la sede della Deutsche Bank contro la politica della finanza e “accerchiamento” del chiosco di Tper contro il “caro trasporti”.
Sono le azioni messe in atto dagli studenti medi e dal collettivo Link Bo di Bologna che stanno protestando in corteo dalle 9 di questa mattina.
Il “drappello”, ridotto di numero rispetto al momento della partenza (da 200 ora sono circa un centinaio) dopo via dei Mille ha percorso piazza Malpighi. “Siano incazzati, siamo funamboli in rivolta”, urlano dagli altoparlanti, scortati dalle forze dell’ordine.

Il corteo si chiude da Labas

Il corteo degli studenti medi, di Link e Unione degli studenti di Bologna si e’ concluso verso le 11.30 da Labas, in via Orfeo e non, come ipotizzato inizialmente, alla ex Maternita’ occupata. Proprio li’, pero’, nel pomeriggio si dovrebbe tenere un’assemblea sui temi della protesta, cioe’ la Legge di stabilita’, la politica della finanza e i tagli alla scuola. Gli studenti, alla fine, hanno deciso di chiudere la protesta mattutina in via Orfeo, anche a causa della pioggia.