Bologna, 16 novembre 2013 - Calci, pugni, ginocchiate in mezzo alla strada. Vittima un 30enne. Il ragazzo è stato picchiato da un gruppetto di writer ed è finito all’ospedale Sant’Orsola di Bologna con un dente rotto e ferite al labbro, per otto giorni di prognosi. L’aggressione e’ avvenuta in via Belmeloro, nella zona universitaria nella notte tra mercoledi’ e giovedi’, verso le 2. All'origine del pestaggio, l'intervento del giovane al fine di difendere due amiche che avevano invitato il gruppetto a non imbrattare i muri.

Secondo la ricostruzione, il 30enne stava camminando con due ragazze in via Belmeloro, quando hanno visto un gruppetto di quattro persone, due ragazzi e due ragazze, e in particolare uno di loro che con una bomboletta scriveva sui muri di diversi palazzi, da poco ripuliti. Slogan come ‘muro pulito popolo muto’, ‘grazie per i fogli bianchi’, ‘ad ogni sfratto una barricata’, ‘morte alle spie’, ‘Digos Bologna reparto Uno Bianca’. Le due giovani lo hanno invitato a smettere, lui si e’ avvicinato a loro in modo aggressivo e le ha offese.

Il trentenne è intervenuto in loro difesa, ma il ‘writer’ (zainetto, giacca scura e cappuccio) lo ha spintonato e gli ha strappato il cellulare con cui stava per chiamare le forze dell’ordine e lo ha gettato in terra. Quando la vittima ha tentato di riprendere il telefono, sono spuntate altre tre persone che lo hanno aggredito delle quali però non e’ stato in grado di dare una descrizione. Sono state comunque acquisite le immagini delle telecamere della zona.

“Laddove dicono ‘Digos Bologna-Uno Bianca’ non sanno di cosa scrivono”, ha commentato il procuratore aggiunto e portavoce della Procura, Valter Giovannini. “Sono solo dei delinquenti comuni - ha aggiunto - autori di un’aggressione vigliacca e gravissima perche’ diretta non solo verso la vittima ma verso il senso civico di Bologna”.

 

Il sindaco Virginio Merola ha espresso "solidarietà al ragazzo aggredito mentre,  nel rispetto del senso civico, stava cercando di impedire a persone di imbrattare muri. Si e' trattata - ha aggiunto - di un'aggressione vile e mi auguro che questi delinquenti siano al piu' presto identificati".

 

Un “gesto barbaro” contro il quale tutta la città deve farsi sentire: così il questore di Bologna, Vincenzo Stingone. Al ragazzo, assicura, tutta la Questura ha gia’ espresso solidarietà “per il prezzo inaccettabile che ha dovuto pagare per l’alto valore del suo gesto civico. Il popolo - insiste il questore - deve urlare contro chi sporca muri”. Infine, Stingone assicura “tutto il supporto possibile” ai Carabinieri impegnati nelle indagini per individuare i responsabili del pestaggio.