Bologna, 22 novembre 2013 - Bologna ha le carte in regola per far entrare i suoi portici nel patrimonio Unesco. Il presidente della commissione nazionale dell’Unesco, Giovanni Puglisi, oggi in citta’ per un convegno proprio sui portici, spezza piu’ di una lancia in favore del loro ingresso nel prestigioso elenco dei beni patrimonio internazionale. “Gia’ mi sono espresso positivamente- dice stamane in Cappella Farnese in Comune- ed essere qui oggi non vuol dire esporsi, ma buttarsi dalla finestra”, scherza. Ma, poi, diventando serio, ammonisce: “Attenzione alla pulizia”.

Nell’esprimere apprezzamento per l’incontro di oggi che pone Bologna e la sua candidatura su un palcoscenico internazionale, il presidente Unesco loda il sindaco Virginio Merola per la sua presenza e per l’impegno sul fronte candidatura, invita tutti alla sfida per “cercare consenso anche fuori dall’Italia per l’iniziativa” e avverte: “L’ingresso nella lista non porta soldi ne’ ricchezza, porta semmai una ricchezza morale, il rispetto e anche la conoscenza da parte di tanti Paesi”. Pero’, sottolinea, “dal giorno dopo che si e’ in quell’elenco cominciano i guai, perche’ poi il bene va garantito e diventa una cosa drammatica”.

Lo sprone ad andare avanti nella creazione del dossier e a non mollare per candidarsi, pero’, c’e’ tutto. Anche se la sfida e’ parecchio impegnativa. L’Italia, infatti, ha il maggior numero di siti Unesco al mondo (49 su 800, seguita solo da Spagna e Cina), e Puglisi avverte che la mission di molti Paesi e’ diventata quella di “contenere l’Italia”, ponendo una serie di nuove regole. Tra queste, per esempio, il fatto che nell’elenco non possono entrare piu’ di due siti all’anno per paese e che si vorrebbe inserire una “moratoria” per quelli che ne contano piu’ di 40.

“Per superare queste difficolta’ ci vuole dunque un sostegno interno politico e popolare e anche un consenso internazionale”, dice Puglisi Bologna, comunque, conclude poi, “ha tutte le carte in regola e l’Italia sara’ orgogliosa se riuscira’ a rafforzare la ricchezza e la moralita’ della sua cultura. Ce n’e’ bisogno”.
Intanto, al convegno, il sindaco da’ conto dell’iniziativa “Un passo per San Luca”, che da un mese ha lanciato una raccolta fondi per risistemare i portici piu’ lunghi della citta’. “Circa 270 cittadini hanno aderito e sono stati raccolti 16.500 euro”.

Il Comune, ricorda, “e’ molto impegnato con diverse iniziative su questa candidatura”. L’assessore al Marketing territoriale, Matteo Lepore rilancia le parole di Puglisi: “Ha detto che i nostri portici meritano il riconoscimento e noi, una volta pronto il dossier, ci proveremo ogni anno”. Per vincere, pero’, ammette “dobbiamo avere l’appoggio di tutte le forze polituche in Parlamento e presso il ministero dei Beni culturali perche’ Bologna sia la candidata”. Da Puglisi, evidenzia poi l’assessore, “e’ arrivato anche uno sprone per la pulizia” e quindi il Comune proseguira’ con tutto il lavoro avviato, compreso il bando per le coop sociali per le pulizie, l’attivita’ accordata con Hera contro le scritte e il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali. Lepore sta anche guardando a un’iniziativa creata a Edimburgo (dove tutto il centro storico e’ patrimonio Unesco) con un’agenzia che mette insieme pubblico e privato.

L’agenzia si pone via via gli obiettivi per la riqualificazione degli edifici e la loro manutenzione e mette insieme enti, proprietari e imprenditoria. “E’ un modello molto interessante”, butta li’ l’assessore.
 

(Dire)